giovedì 17 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZALa morte del Figlio di Dio nel cristianesimo primitivo.



La morte del Figlio di Dio nel cristianesimo primitivo. 

Così troviamo sette testi che si apparentano gli uni agli altri: due nell'Ascensione di Isaia: 9:14 e 11:18-21, uno nella 1° Epistola paolina ai Corinzi 2:7-8, uno nel Vangelo di Giovanni 14:30, con cui si possono confrontare altri versi, due negli Atti degli Apostoli 5:30 e 10:39, infine la già citata baraita del Talmud. Uno di essi li illumina tutti: è forse il più antico, se non per la compilazione, almeno per l'ispirazione; è il verso 14 del capitolo 9 dell'Ascensione di Isaia, particolarmente significativo nella concisione e nella brutalità del testo latino: «E il principe di questo mondo stenderà la sua mano sul Figlio di Dio, e lo ucciderà, e lo sospenderà al legno, e lo ucciderà non sapendo chi è»,  predizione che si colloca, senza indicazione del tempo per il suo compimento, nel dominio della leggenda religiosa ebraica.

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