venerdì 20 giugno 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — Le Pseudo-Clementine

 (segue da qui)


 Le Pseudo-Clementine.

Nelle Omelie e nei Ritrovamenti pseudo-clementini, sebbene il nome di Paolo non ricorra, il Paolinismo è attaccato. Paolo, però, non è sistematicamente parodiato come Simon Mago, il quale è il rappresentante della gnosi eretica in generale. Solo in un passo (Omelie 17:19) egli si presenta come se fosse Paolo, l'autore dell'Epistola ai Galati; e quel passo è abbastanza isolato, e sembrerebbe essere o un'interpolazione o un'inserzione fatta nell'edizione definitiva delle Omelie. Il rappresentante di Paolo, “l'uomo che è un nemico” (inimicus homo, ὁ ἐχθρὸς ἄνθρωπος), è distinto chiaramente da Simone, ed è supposto essere venuto più tardi; ed entrambi sono stati preceduti nella loro attività tra i pagani da una predicazione del Vangelo nello spirito di Pietro. Questo ordine di eventi nel romanzo clementino, per quanto possibile, conferma l'opinione che è stata assunta circa la posteriorità della dottrina paolina rispetto all'insegnamento degli originari “discepoli di Gesù”. [1]

NOTE

[1] Sospetti sono espressi da Van Manen che l'elaborato sviluppo della teoria secondo cui Simon Mago fosse una caricatura dell'Apostolo Paolo sia poco più che un romanzo moderno. Si tratta di un corollario della posizione particolare di Tubinga sulle relazioni tra Petrinismo e Paolinismo, e diventa inutile se quella posizione è respinta, non essendo altrimenti fortemente supportata dai documenti.