martedì 1 dicembre 2020

«Il Quarto Vangelo» (Joseph Turmel) — 4) Il Cristo giovanneo respinge Mosè e i profeti

 (segue da qui)

4. — Il Cristo giovanneo respinge Mosè e i profeti.

Ma il Cristo giovanneo non ha ancora dato la sua misura. Continuiamo a raccogliere i suoi oracoli. Dice nell'allegoria del buon pastore (10:8) «Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti». Dice «tutti»; non esclude nessuno, nemmeno i profeti, nemmeno Mosè. Spaventati da questo atto di accusa, i Padri, gli apologeti, i critici hanno fatto ciò che fanno i pompieri in presenza di un incendio. Si sono sforzati di isolarlo.

Occorreva assolutamente preservare dai suoi attacchi Mosè e i profeti dell'Antico Testamento. Ma come? Agostino (in Jo. Tr. 45:8) spiegò che la qualifica di ladro e di brigante si applicava a coloro soltanto che erano venuti «al di fuori» del Cristo. Ora i profeti avevano esercitato il loro ministero non al di fuori del Cristo, ma «d'accordo» con lui. I profeti non erano dunque dei briganti. Devo dire che questa apologia così fantasiosa non ha convinto i critici. Pure loro hanno cercato qualcos'altro. Hanno cercato e hanno trovato. Cosa? Hanno scoperto che la parola «tutti» significa «alcuni». Poiché è là che finiscono i critici quando ci riferiscono che il Cristo giovanneo ha in vista i dottori ebrei del suo tempo oppure i falsi messia (i quali hanno cominciato ad apparire intorno all'anno 50 non prima). Così, nell'allegoria del buon pastore, l'autore del quarto Vangelo ha in vista alcuni di coloro che hanno preceduto Gesù (in realtà i suoi contemporanei o perfino degli uomini venuti dopo di lui). Ma se questo è quello che ha voluto dire, perché si è servito della parola «tutti»? Perché non ha impiegato la parola «alcuni»? Mi si arresta e mi si avvisa che, ostinandomi a prendere alla lettera il testo 10:8, io mi perdo nel dominio della fantasia. Esaminerò questo punto più tardi. Per il momento io constato che, nell'interpretazione di 10:8, i critici replicano, sotto una nuova forma, le fantasie di Agostino.

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