martedì 15 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZALa «sospensione al legno» negli Atti degli Apostoli.



La «sospensione al legno» negli Atti degli Apostoli.

Gli Atti degli Apostoli — di cui si può situare la stesura nello stesso tempo del Vangelo di Luca, ossia nella prima metà del II° secolo, [37] — sembrano aver conservato la traccia della rappresentazione originaria della messa a morte del Figlio di Dio. Gli Atti attribuiscono a Pietro queste parole, in una risposta al tribunale religioso ebraico (sinedrio): «Il Dio dei nostri padri ha resuscitato Gesù che voi avete fatto morire appendendolo al patibolo. [38] Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo Capo e Salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati» (5:30-31).

La traduzione riprodotta sopra è quella che è data ne La Sacra Bibbia, pubblicata nel 1956, sotto la direzione della Scuola Biblica (cattolica) di Gerusalemme. Una nota relativa alla frase che termina con le parole: «fatto morire appendendolo al patibolo», — dopo aver sottolineato la «ripetizione dell'espressione» in Atti 10:39, — osserva che «essa ricorda Deuteronomio 21:23» (ovvero l'impiccagione del cadavere). [39]

L'insieme del brano sembra mostrare che la sua ispirazione risale all'epoca in cui il cristianesimo non era ancora che una forma di giudaismo e non si era separato con esso: la sospensione è menzionata in conformità al costume ebraico, e la morte di Gesù, seguita dalla sua esaltazione da parte di Dio, deve avere per effetto la salvezza di Israele. 

NOTE

[37] Secondo le ultime valutazioni di Loisy (si veda più avanti, pag. 161, nota 143).

[38] Letteralmente: sospendendolo al legno (in greco, krémasantés épi xulou).

[39] Il testo non significa per forza che la morte ha avuto luogo per mezzo della sospensione al patibolo: le parole «sospendendolo» al patibolo traducono un participio greco al tempo dell'aoristo (passato remoto). Ma il participio aoristo non ha di per sé il senso del passato e può indicare semplicemente una circostanza che accompagna il fatto principale (si veda O. RIEMANN e Ch. CUCUEL, Règles fondamentales de la syntaxe grecque, paragrafo 84). La Sacra Bibbia della Scuola biblica di Gerusalemme ha quindi tradotto correttamente il testo greco, stampando non: e avendolo sospeso al patibolo, ma: sospendendolo al patibolo. Così pure, come è stato detto, la morte per impiccagione non era provata nella legislazione penale ebraica. 

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