domenica 16 agosto 2020

I risultati evangelici



I RISULTATI EVANGELICI

Sfortunatamente i risultati di questa impresa sono deludenti per chiunque voglia far luce sull'esistenza di Gesù Cristo. I credenti stessi convengono sul fatto che è impossibile scrivere una vita di Gesù.

È così che Bultmann ha scritto nel 1926 (nel suo libro intitolato Gesù): «Noi non possiamo più conoscere la natura di Gesù, la sua vita, la sua personalità... Non vi è una sola delle sue parole di cui si possa dimostrare l'autenticità...  Credo che quello che possiamo sapere sulla vita e sulla personalità di Gesù equivale a non dire nulla».

Bertram (nel suo Nouveau Testament et Méthode historique, 1928) diceva: «La figura di Gesù non è direttamente accessibile alla storia. È vano volerla integrare in uno sviluppo storico..... Ciò che si rivela al credente non è ciò che Gesù è stato, ma ciò che è; lo storico deve limitarsi a questa constatazione».

Nel 1955, Erik Sjöberg esprimeva (in Der verborgene Menschensohn) l'opinione seguente: «Se Gesù è veramente stato una persona storica, e se non possiamo sapere nulla di questa persona storica,  il Gesù proclamato nella Chiesa e raffigurato nei Vangeli è allora una figura mitologica. Poiché non ha che il nome in comune con il Gesù della storia che ci resta totalmente sconosciuto. E il messaggio neotestamentario è mitologico in una maniera ben più radicale di quanto si suppone nell'attuale discussione sulla demitologizzazione del Vangelo». 

Nel 1963, il padre Xavier Léon-Dufour riconosceva [165] «dal momento che una biografia (di Gesù) di tipo scientifico moderno è impossibile da scrivere» e che «il simbolismo è talmente legato alla storia (nel IV° vangelo), ci si domanda a buon diritto se gli eventi riportati non siano stati inventati allo scopo di illustrare una teoria».

Non si potrebbe dirlo meglio; i nostri vangeli non sono testimonianze; il loro valore storico è nullo.

NOTE 

[165] Les évangiles et l'histoire de Jésus, pagine 16 e 17.

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