venerdì 3 luglio 2020

Natura del corpo risorto




NATURA DEL CORPO RISORTO

Gli apostoli e i discepoli furono tutti convinti della realtà o meglio dell'identità del nuovo Gesù che apparve loro (se si suppongono possibili queste apparizioni)?

Matteo (28:17) ammette che «alcuni però dubitavano». Marco (16.11-13) dice che i discepoli non credettero al ritorno in vita del Cristo. Ciò che può sembrare ancora più straordinario è che, quando apparve ai suoi intimi, nessuno di loro lo riconobbe fin da subito. Così: «apparve a due di loro sotto altro aspetto...» (Marco 16:12); «stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma» (Luca 24:37), «i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo» (24:16).

Nel suo commentario su questo argomento (sotto Luca 24:16), la Scuola Biblica di Gerusalemme spiega: «Questo perché, pur rimanendo identico a sé stesso, il corpo del Risorto si trova in uno stato nuovo che modifica la sua forma esteriore e lo libera dalle condizioni sensibili di questo mondo». Il lettore «medio» che noi siamo dichiara di non comprendere come Gesù abbia potuto rimanere identico a sé stesso assumendo un nuovo stato e una nuova forma, ma lo stesso commentario ci rimanda a 1 Corinzi 15:44 dove leggiamo che ciò che risorge è un corpo spirituale. Finalmente eccoci illuminati! Non si tratta più della resurrezione di un corpo, ma della manifestazione di uno spirito che ha lasciato il suo corpo, di una visione ricevuta da alcuni privilegiati.

Già i vangeli ci riferiscono sul Gesù risorto fatti incompatibili con un corpo naturale, e Origene (Contro Celso 2:62) poteva scrivere: «dopo la Resurrezione, egli (il Cristo) era in uno stato intermedio fra la consistenza del corpo che aveva prima della morte, e l'assenza del corpo che è propria dell'anima», il che gli permetteva — l'abbiamo constatato — di passare attraverso i muri o le porte chiuse. [124]

Dove dovevano aver luogo le apparizioni di Gesù? In Galilea, affermano alcuni passi; a Gerusalemme, dicono altri. Ma Gesù non ha potuto ordinare agli apostoli di andare in Galilea e di rimanere a Gerusalemme, né poteva apparire loro nello stesso tempo a Gerusalemme e in Galilea. La tradizione primitiva è quella della Galilea; ma certi correttori vollero far privilegiare di queste apparizioni anche i «fratelli» di Gerusalemme.

NOTE

[124] Matteo 22:30 e paralleli.

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