mercoledì 1 luglio 2020

Gli increduli



GLI INCREDULI

Aggiungeremo che gli evangelisti non erano molto ben sicuri sul luogo di riapparizione di Gesù dopo la sua morte? Matteo (28:7, 10, 16) e Marco (14:28, 16:7) collocano il ritorno di Gesù in Galilea, mentre Luca (24:49) e gli Atti pretendono che questo ritorno doveva aver luogo a Gerusalemme. Quella divergenza è grave.

Si osserverà tuttavia che dopo la crocifissione, gli apostoli non hanno alcun ricordo di queste predizioni relative alla resurrezione e non si attendono per nulla di vedere il loro maestro tornare in vita. Questo comportamento è quello dei primi Cristiani; se Nicodemo e le sante donne si preparano a imbalsamare il corpo, è perché nessuno dubita che il cadavere sia destinato alla putrefazione.

Per «provare» che il Cristo era risorto, si raccontò dapprima la storia della tomba vuota, ma l'argomentazione non ha alcun valore; se la tomba è vuota, il corpo è altrove. Maria Maddalena pensa immediatamente che il corpo sia stato rubato; come lei, molte persone credevano che il corpo fosse stato portato via dai discepoli di Gesù. Matteo lo confessa (28:15): «questa favola si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi». [122] L'evangelista si spinge fino a precisare che «i sommi sacerdoti deliberarono di dare una buona somma di denaro» per dire che il cadavere era stato portato via mentre loro dormivano. Questa storia è poco convincente e Matteo è l'unico a raccontarla; si converrà però che un miracolo come la resurrezione può sembrare meno probabile di una rimozione del corpo. Ricordiamo che la tomba era rimasta incustodita durante tutta la notte dal giovedì al venerdì e che non era possibile incolpare i soldati arrivati solo il venerdì (Matteo 27:62-64).

NOTE

[122] Giustino (Dialogo con Trifone) attesta che questa «menzogna» fu venduta in tutto il mondo.

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