venerdì 19 giugno 2020

La crocifissione



LA CROCIFISSIONE

Dopo quella digressione su Pilato, ritorniamo a Gesù. Eccolo consegnato agli ebrei da Pilato per essere crocifisso senza essere stato condannato esplicitamente. Di quale crocifissione si tratta, romana o ebraica? È un Gesù vivo che Pilato abbandona perché sia ucciso dagli ebrei ed esposto in seguito sulla croce? È un Gesù morto che dovranno solo collocare su un patibolo e rimuoverlo prima del tramonto del sole?

Mentre il IV° vangelo fa portare la croce da Gesù ancora vivo, i tre sinottici ci dicono che è Simone di Cirene che ne fu incaricato. Ma di quale croce si parla? Di quella che Gesù invitava i suoi fedeli a portare quotidianamente, cioè del suo simbolo, oppure della croce di supplizio? Ma questa non era troppo pesante per un uomo? Nondimeno, se il Cireneo è richiesto per portarla, non sarebbe proprio perché Gesù, già morto, non ne è capace? E se, secondo Luca, le donne in lutto seguono gemendo Gesù e la sua croce (Luca 23:27), non è forse perché egli non è più in vita? Le donne in lutto non si sono certamente lamentate prima della morte.

Marco sembra confermare che Gesù non era più in vita quando scrisse (in 15:22): «E lo portarono al Golgota». Fu lo stesso coi due «ladri» se si crede al vangelo di Pietro (10): «E portarono due malfattori e crocifissero il Signore in mezzo a loro». Ci si trova di fronte ad una tripla esposizione di cadaveri su una croce o su dei pali.

Altre domande si pongono. Perché, quando vi era una folla attorno a Gesù, essere andati a cercare questo Simone di Cirene che, invece, ritornava dai campi? Non avremmo là una traccia del racconto gnostico che riportava Basilide secondo Ireneo (1:24)? Secondo questo racconto, Gesù avrebbe preso la forma di Simone e avrebbe dato la sua a costui che, per questo fatto, sarebbe stato messo in croce al suo posto. I sinottici furono senza dubbio obbligati a conservare la traccia di questo Simone che era troppo conosciuto perché si potesse farla sparire, ma essi corressero l'evento; lasciarono Simone a portare la croce, ma è Gesù che fecero morire; così la dottrina perniciosa di Basilide si trovava confutata.

La riserva della Chiesa nei confronti di questo Simone suggerisce che l'episodio in questione nasconde una grossa difficoltà teologica. Infatti l'onore di aver portato la croce di Cristo avrebbe dovuto valere a Simone il titolo di santo. Se non fu così, è senza dubbio perché Simone era uno Gnostico e fu considerato più tardi un «eretico» ante litteram.

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