domenica 28 giugno 2020

Fossa comune o tomba di omaggio ?



FOSSA COMUNE O TOMBA DI OMAGGIO ?

La critica letteraria di alcuni passi conferma quella supposizione. Matteo chiama taphos la tomba di Gesù (27:61, 64, 66), questo termine che significa fossa, grotta, caverna. La versione dei Settanta rende con taphos le tombe comuni o pubbliche che l'Antico Testamento chiama «sepolcri dei figli del popolo». Gli altri evangelisti dicono mnêma o mnêmeion per indicare la tomba di Gesù (Marco 15:46, 16:2, 3, 5, 8; Luca 23:53, 55; 24:1, 2, 9, 12, 22, 24; Giovanni 19:41, 42; 20:1-4, 6, 8, 11; Atti 13:29). Questa parola evoca il ricordo del defunto; essa era sempre impiegata per indicare le tombe che i grandi personaggi o le persone ricche facevano erigere per la loro famiglia o per sé stessi.

Una volta fatta questa distinzione, si può constatare che Matteo parla eccezionalmente di un mnêmeion in 27:60, ma questo passo, unico nel suo genere, fa parte di un'interpolazione. Giuseppe di Arimatea e la sua sepoltura in suo onore sono stati introdotti in una storia che non conosceva che la comune sepoltura.

La tomba era scavata in una parete rocciosa o nella terra? Nel primo caso, si poteva scorgere con qualche difficoltà quel che succedeva oltre l'ingresso verticale, ma nel secondo caso, questo era impossibile; si doveva recarsi fino al bordo della fossa e chinarsi. Ma Luca (24:5-12) e Giovanni (20:5) ci dicono che Pietro, l'altro discepolo, e le donne dovevano chinarsi per vedere; la tomba era dunque una fossa.

Matteo è l'unico a parlare della guardia collocata presso la tomba (27:64-66); questo episodio gli è stato aggiunto. In ogni caso, se si può concepire che dei soldati fossero stati incaricati di sorvegliare una tomba pubblica, accessibile e violabile, coperta o chiusa orizzontalmente da una pietra, è meno facile immaginare una simile iniziativa nel caso si trattasse di un sepolcro privato, situato in un recinto e chiuso da una solida porta. La pietra e la porta sono incompatibili. L'episodio della guardia, sebbene aggiunto al testo primitivo, è precedente alla inumazione da parte di Giuseppe, la quale fu immaginata solo dopo una certa evoluzione della tradizione. I vangeli ci hanno conservato la traccia di due cicli di racconti: quello del minêméion, della porta, di Giuseppe è successivo a quello del taphos, della pietra, delle donne e delle guardie. [120]

NOTE

[120] Secondo Isaia che parlava del servo di Jahvé, figura del Cristo, si è messo il suo sepolcro tra gli empi (53:9), ma con il ricco, ed egli è stato messo nel numero dei malfattori (53:12). 

Nessun commento: