giovedì 14 maggio 2020

Il ruolo del Giordano



IL RUOLO DEL GIORDANO

Il tratto del Giordano il cui corso si arresta per lasciare asciutto il suo letto non si trova nei vangeli, ma ricorre frequentemente nell'iconografia del battesimo cristiano. Lo si trova anche in due inni di Efrem il Siro, in diversi salmi (114:3, 77:17, 74:15). La Cronaca di Alessandria (VII° secolo) riporta che al momento del battesimo di Gesù le acque del Giordano si ritirarono. Infine, nel capitolo 20 delle sue Antichità Giudaiche Flavio Giuseppe riporta che un presunto profeta trascinò il popolo a seguirlo al Giordano, dicendo che avrebbe fermato il corso del fiume e che avrebbe potuto attraversarlo a piedi asciutti. Fado fece decapitare questo «incantatore», che era forse un battezzatore. [92]

Nel secondo secolo, l'iconografia del battesimo rappresenta spesso Gesù come un bambino, il che è in contrasto con il testo di Luca, che gli dà trent'anni a quel momento. Non si potrebbe contestare, pertanto, che ci sono state tradizioni diverse tra i Cristiani su questo argomento.

Un altro aspetto da ricordare: il battesimo mandeo ha preceduto di poco la scomparsa del profeta, perché questo era un sacramento sulla soglia della morte. Ma nei nostri vangeli, dopo la scena del battesimo tra Giovanni e Gesù, Giovanni scompare, il suo ruolo è terminato. Questo singolare episodio ha riunito originariamente due uomini, oppure un dio e un uomo? Giovanni ci dà la risposta quando richiama la nostra attenzione sulla differenza tra «colui che è della terra» e «colui che viene dal cielo».

NOTE

[92] Questo profeta si chiamava Teuda, nome di Dositeo capovolto, Dositeo essendo la traduzione greca di Giovanni o Ioannès «annunciatore di Dio». Un Dositeo fu il maestro di Simon Mago di Samaria. Fado era stato nominato procuratore di Giudea nel 44.

Nessun commento: