martedì 19 maggio 2020

Contraddizioni dei nostri testi



CONTRADDIZIONI DEI NOSTRI TESTI

Nella progressiva creazione dell'eucarestia, vi sono state molte esitazioni e contraddizioni a proposito degli alimenti da utilizzare. A volte c'era solo il pane; a volte era accompagnato da vino, altre volte quest'ultimo era sostituito dall'acqua; si specificava anche che era necessario del vino nuovo, o del vecchio, del vino fermentato o no. Se il Cristo non mangiava che del pane comune, i giudeo-cristiani, sostenitori del pasto pasquale, mangiavano pane azzimo. E si dimenticherebbe volentieri che Gesù ha egualmente praticato (almeno secondo alcuni Cristiani) una comunione a base di pane e di pesci, l'unica che si trova rappresentata nelle Catacombe (Giovanni 21:9, 13; Matteo 7:10).

Sappiamo anche che Paolo offriva del latte ai neofiti (1 Corinzi 3:2, 9:7; Ebrei 5:12, 13; 1 Pietro 2:2), e che Luca (11:11) ha persino sentito parlare di un uovo. 

Un'altra contraddizione, abbastanza grave poiché verte sul rito stesso, è quella del numero dei calici. Il nostro attuale Luca ne presenta due, mentre gli altri due sinottici ne conoscevano solo uno. Il Codice Bezae (D) occidentale dà, nel passo di Luca sull'eucarestia, solo i versi 22:16, 19a, 17, 18, ovvero un solo calice; i nostri cinque principali tipi di manoscritti riducono i due calici menzionati da Luca ad uno solo. [95]

In conclusione, da questi indizi, sembra che Gesù non abbia istituito né il battesimo, né l'eucarestia e che questi sacramenti non abbiano avuto, in origine, il significato che la Chiesa ha dato loro in seguito.

NOTE

[95] Si veda egualmente infra pagina 240.

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