sabato 28 marzo 2020

Il Cristo disceso sulla terra



IL CRISTO DISCESO SULLA TERRA

Una volta disceso «in basso», come si comporta il dio cristo? A prima vista, si comporta come un uomo poiché molta gente non lo prende per un dio. Gli ebrei vogliono lapidarlo perché gli dicono: «Tu che sei uomo ti fai Dio» (Giovanni 10:33). Ma Gesù sfugge loro come un fantasma; non poteva essere preso se non vi acconsentiva (Giovanni 7:30, 8:59, 10:39, 12:36, Matteo 26:53). Lo vediamo camminare sulle acque, apparire e scomparire a volontà, passare attraverso le porte chiuse (Giovanni 20:19, 26), manifestarsi sotto aspetti diversi (Marco 16:12). 

Secondo gli Atti di Giovanni, egli non aveva bisogno né di cibo né di dormire (si veda anche Giovanni 4:31-38) e non lasciava alcuna impronta sul suolo. Secondo alcuni passi di Giustino, il Cristo non era un uomo (Apol. 63); era il Verbo che si manifestava sotto la forma del fuoco o sotto una forma incorporea (Dial. 48). [50] Per l'apostolo Tommaso, la forma di Gesù era fatta di etere e si dovette, per convincere del contrario i suoi discepoli, inserire nel vangelo di Giovanni (20:24-29) il racconto della sua conversione ad un cristo di carne. Eppure Tommaso gridò: «Mio signore e mio Dio!», parole in contraddizione con il riconoscimento di un uomo di carne.

Intorno all'anno 200, Clemente di Alessandria (Pedagogo 1:2-91; Frammenti 3:3, 210) credeva ancora che quando Giovanni toccò il corpo del Cristo affondò la mano avanti senza riscontrare resistenza. Allo stesso modo, Origene sapeva che il corpo del Cristo era etereo e divino (Contro Celso 2:64 e 3:41). Dopo il 365, Ilario di Poitiers condivideva ancora quella opinione. (De Trin. 10:23) Quanta strada i Cristiani hanno fatto da allora! «Beati quelli che crederanno pur non avendo visto» (Giovanni 20:29) avrebbe detto Gesù; egli è stato ampiamente esaudito se si giudica dalla massa di coloro che hanno trovato la felicità nel rispetto di quella massima. 

Ma, calpestando coi piedi ogni metodo storico, gli antichi teologi erano stati obbligati a mettere nei vangeli ciò che non vi si trovava. Disponendo di racconti sugli atti e sui detti del Figlio di Dio disceso sulla terra, e volendo considerare costui come un uomo, trasposero in episodi umani e storici delle scene mitologiche. [51]

NOTE

[50] «Ve ne sono alcuni ... che riconoscono che egli è Cristo seppur dichiarano che fosse uomo tra gli uomini; io non sono di questo avviso».

[51] Si veda Cahier Renan n° 42, pag. 30.

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