domenica 29 marzo 2020

Il Cristo agli Inferi



IL CRISTO AGLI INFERI

Per esempio, in Matteo (8:28), l'indemoniato dimora nei sepolcri; esce da una tomba e non indossa vestiti; erra giorno e notte tra le tombe. Siamo nel paese dei morti. Il fantasma domanda persino a Gesù perché viene a tormentare loro, «loro» designando questo fantasma e i suoi compagni di sventura; ma questa scena ci viene presentata come avente luogo tra uomini vivi, il suo autore l'ha posta in un racconto sulla carriera terrena di Gesù.

Secondo il IV° vangelo, Gesù dice agli ebrei: «Abramo, vostro Padre, ha visto il mio giorno e se n'è rallegrato» (8:56). Questo giorno è quello del Giudizio finale, quello della fine del mondo (Luca 10:12-14). Se dunque Abramo, morto da tempo, ha visto il giorno del Cristo, è negli Inferi dove l'attendeva.

Nel IV° secolo, Cirillo di Gerusalemme racconta (Catechesi 14:19) che al momento dell'arrivo del Cristo agli Inferi, i santi e i patriarchi gli domandarono: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro»? Questa è esattamente la domanda che (secondo Matteo 11:2-4) Giovanni il Battista, dalla sua prigione, manda i suoi discepoli a porre a Gesù. Ma Giovanni, se ha veramente battezzato Gesù, non poteva porre una domanda del genere. In compenso, se fosse morto e la sua anima fosse stata imprigionata negli Inferi, se attendeva la sua liberazione da parte del Messia, la domanda è del tutto naturale. Luca e Matteo sembrano aver conservato il ricordo della prigionia di Giovanni il Battista prima dell'ascesa di Gesù. [52] D'altra parte, gli apocrifi ci dicono che Giovanni era andato dopo la sua morte a predicare agli spiriti in prigione (Inferno) e che annunciò loro la venuta del Cristo; infine, molti scritti parlano della discesa di Gesù nell'inferno, delle sue conversazioni con Adamo, Abramo, Set e persino con il diavolo.

Al tempo dei vangeli, si credeva che l'Inferno comunicasse con la terra attraverso le tombe o i crepacci, che fosse il luogo intermedio tra la morte e la resurrezione e si dividesse in due domini, quello degli Eletti o delle Pecore a destra, quello dei perduti o dei Capri a sinistra, laddove si trovavano il Diavolo e il Fuoco eterno. Gesù poteva recarsi dall'uno all'altro come se camminasse sulla terra. Egli era entrato nell'Inferno (Giovanni 18:1) attraverso la Valle del Cèdron, che gli ebrei consideravano l'ingresso dell'Inferno e che si chiamava anche la Valle di Giosafat o del Giudizio Finale; questa valle segnava probabilmente la posizione del villaggio di Betania dove Simone aveva la sua dimora, dove vivevano Marta e Maria Maddalena, dove Lazzaro fu resuscitato, episodi che ebbero luogo nel paese dei morti.

NOTE

[52] Luca 3:19-21 rappresenta Giovanni imprigionato prima della manifestazione di Gesù, forse perfino prima del suo Battesimo. Ed Erode (in Matteo 14:1) si domanda se Gesù non sia Giovanni risorto dai morti, passo che conserva la tradizione di una morte di Giovanni precedente alla venuta di Gesù.

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