venerdì 6 marzo 2020

Da dove viene il nome di Gesù ?



I nomi di Gesù e di Gesù Cristo

DA DOVE VIENE IL NOME DI GESÙ ?

Si afferma da sempre che GESÙ viene dall'ebraico YEOSHUA che significa IAHVÉ salva, vale a dire SALVATORE. L'etimologia offre risorse infinite e contraddittorie ai suoi specialisti ma — se l'origine del nome di Gesù fosse ebraica — ci si dovrebbe domandare perché il nome ebraico di Yeoshua non ha prevalso e perché è rimasto ignorato in tutta la letteratura cristiana primitiva dove non appare nemmeno sotto forma di interpolazione.

Allo stesso modo, nel Talmud, Gesù non è chiamato Yeoshua ma YESOU (dal greco IESOUS), il che dimostra che gli ebrei di lingua aramaica non hanno conosciuto Gesù che tramite il greco. L'angelo Gabriele stesso disse a Maria: «Egli sarà chiamato Gesù» (e non Yeoshua).

Tutti concordano sul fatto che il nome di Gesù si sia dapprima formato in greco sotto la forma IESOUS e che sia in latino che è diventato GESÙ. Il semidio cristiano non è mai stato chiamato Yeoshua, il che stabilisce che coloro che fanno provenire questo nome dalla Giudea sono influenzati dalle credenze cristiane.

Si sa anche che Gesù è lo stesso nome di ISAIA o GIOSUÉ o GIASONE; questo non è inesatto ma questa identificazione non dovrebbe far concludere che Giasone provenga da Giosuè. Infatti è indiscutibile che GIASONE sia greco; è lo stesso nome di IASO, IASOS, IASUS, IASIUS e ciò permette di pensare che Gesù poteva venire direttamente dal greco e non dall'ebraico.

Ci si dovrebbe ricordare anche che — nel dominio greco — il nome di Giasone fu quello di un gran numero di personaggi mitici. Parecchi uomini dal nome di IASUS appaiono nelle leggende di Argo. Esiste egualmente una IASO (la GUARITRICE), che era la figlia di Asclepio o di Amfiarao e la sorella di Igia. Il famoso Giasone ricevette il suo titolo di GUARITORE o REDENTORE dal suo istruttore Chirone che, essendo immortale, non poteva morire se non cedendo il suo diritto all'immortalità a Prometeo in cambio del diritto alla morte di quest'ultimo.

Parallelamente si sa che Gesù fu un grande guaritore. I suoi apostoli guarirono invocando il suo nome. Intorno al 250 prima della nostra era, la versione dei Settanta rendeva già GIOSUÉ con GESÙ. Secondo Barnaba (140 circa) Giosuè era il predecessore di Gesù nella carne (12:20), ciò che conferma Giustino (Contro Trifone 113). Ma Giosuè fu probabilmente in origine un dio solare; egli cominciò la sua carriera umana il giorno stabilito per la scelta dell'agnello pasquale e la terminò al momento della Pasqua. Egli scelse dodici uomini come Gesù. Fu considerato il Principe della Presenza, il Metatrone, che fu assimilato all'Arcangelo san Michele [8] come lo doveva essere Gesù.

Non è possibile sapere in quale momento il nome mitologico o divino sia diventato un nome di uomo ma il nome del dio è certamente anteriore all'altro poiché, se è normale che l'uomo porti il nome della sua divinità preferita, il contrario è assai meno probabile. [9]

Non segnaliamo, di passaggio, queste difficoltà se non per mostrare a qual punto la questione sia complessa e quanto siano incerte e insufficienti le spiegazioni attuali.

Questo nome di GESÙ, così diverso da quello di CRISTO, gli fu comunque associato un giorno, [10] probabilmente nel secondo secolo. Di due nomi diversi, si fece un nome composto, e di due personaggi uno solo. Infatti il Cristo non si chiamava Gesù, e Gesù non era ancora il Cristo.

La presenza nel Nuovo Testamento di 127 esempi di GESÙ CRISTO contro 91 di CRISTO GESÙ rovina la supposizione secondo la quale questo doppio nome proprio sarebbe stato fabbricato e accettato fin dall'inizio. L'esitazione durò a lungo prima di portare all'espressione «Nostro Signore Gesù Cristo». Il «Signore Gesù Cristo» non si trova che nelle epistole di Paolo e negli Atti; è assente dai vangeli, risale al momento in cui Gesù, confuso con il Cristo, diventò a sua volta Signore. [11]

NOTE

[8] Si veda pagina 244.

[9] In epoca maccabea quattro o cinque personaggi recarono il nome di Giasone. San Paolo conosceva un Giasone e un Gesù-Giusto.

[10] Quando i giudeo-cristiani corressero le epistole paoline.

[11] Quando il titolo «Signore» era quello del Cristo divino, esso diventò quello del presunto uomo Gesù, ma dopo la sua resurrezione, ed esso segna, nei vangeli, i passi che erano originariamente attribuiti al dio disceso sulla terra in forma di uomo.

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