sabato 8 febbraio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Nicola e i Nicolaiti»

(segue da qui)

Nicola e i Nicolaiti

Le relazioni del cristianesimo primitivo con i Nicolaiti sembrano aver messo in imbarazzo gli scrittori cristiani. Nei primi capitoli dell'Apocalisse, l'autore cristiano (che, intorno al 95, si rivolge alle sette comunità) si congratula con i suoi destinatari per aver respinto la dottrina dei Nicolaiti. Ma, per un voltafaccia inaspettato, negli «Atti degli Apostoli», Nicola diventa cristiano e diacono! Ed ecco come fu scritta la storia del cristianesimo!

Questa trasformazione non è gratuita: Nicola, ci informano gli «Atti» (6:5), era un «proselita di Antiochia», e la Chiesa ha fatto tutto ciò che ha potuto per annettere Antiochia, nascondendo il ruolo di questa città nelle sue origini. Essa ha quindi annesso Nicola, benché per il resto egli sia considerato un eretico, per esempio da Ireneo o Epifanio, che sembrano saperne di più su questo personaggio rispetto all'autore degli «Atti»

Trascuriamo le calunnie di Eusebio, [2] che insinua che Nicola avrebbe venduto la bellezza di sua moglie, e atteniamoci ad Epifanio, [3] più serio, che fa derivare la dottrina di Nicola da diverse sette orientali (pagane). Secondo questa dottrina, dal Dio supremo (e in occasione della sua lotta contro le Tenebre) sarebbero derivate quattro entità o «Eoni», che ne hanno generate altre quattordici. Tra questi «Eoni» figura la Madre Celeste (chiamata talvolta Barbelo), che commise l'errore di generare Ialdabaoth, il creatore della Genesi. Per riscattarsi, la Madre Celeste cerca di sedurre i sette Arconti... Si vede che ci vuole molta buona volontà per fare di Nicola un cristiano! Come ogni Gnosi, la dottrina cerca di risolvere il problema del Male con un dualismo, una lotta tra la Luce e le potenze delle Tenebre. Ma è anche un dogma di salvezza, poiché gli uomini possono essere salvati solo con l'intervento di un essere celeste, superiore nella gerarchia al creatore Ialdabaoth.

NOTE

[2] Hist. eccl. 3:29.

[3] Epifanio: Panarion.

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