domenica 9 febbraio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Menandro e Satornilo»

(segue da qui)

Menandro e Satornilo

La città di Antiochia doveva essere un focolare gnostico, poiché Ippolito ci informa su due rivali di Nicola che vi insegnavano a loro volta. Uno, Menandro, [4] sarebbe stato discepolo di Simone il mago, prima di partire per Alessandria, dove avrebbe avuto come discepolo Basilide (si stabilisce così un legame tra la Gnosi siriana e quella egiziana). Se si crede ad Ireneo, Menandro sarebbe arrivato fino al punto di identificarsi con il Salvatore; ma Ireneo deve essere male informato, poiché una tale pretesa è inconcepibile per un discepolo di Simone, considerato il Salvatore incarnato. Ma non siamo a corto di un Salvatore, a quel tempo!

Quanto all'altro, Satornilo, [5] insegnava una dottrina simile, ma metteva l'enfasi sulla condanna dell'opera della carne, che è diabolica: prima dei Manichei e dei Catari, egli condannava dunque il matrimonio e la generazione. [6]

NOTE

[4] Si veda IRENEO: Adv. Haereses; Philosophoumena 7:4; TERTULLIANO De anima 50.

[5] Philosophoumena 7:28.

[6] Si rileva una tendenza in questo senso nelle epistole di Paolo (1 Corinzi 7). 

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