mercoledì 26 febbraio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Il corpo di Gesù»

(segue da qui)

Il corpo di Gesù

Tra le difficoltà attuali nate dalla sintesi primitiva, non ultima è quella che solleva l'ascensione del corpo materiale di Gesù risorto. Egli è «asceso al cielo»: questa  affermazione rozza, che poteva ancora soddisfare Dante, deve aver turbato molti credenti del XX° secolo, che non ignorano più quello che è lo spazio cosmico. Immagino che a Roma si sarebbe felici di poter ora sopprimere questo corpo, così disturbante per il suo bisogno di cibo e di calore, e che deve ben soffrire la gravità, come un satellite artificiale, a —273°, intorno a qualche stella di una qualche galassia. Il nostro cielo non è più quello degli Antichi: salire in cielo è diventato un privilegio degli uomini, che sanno che lo spazio profondo manca di comodità. Un Gesù mito celeste, così come lo concepivano Paolo o Valentino, sarebbe molto più facile da conciliare con il progresso dell'astronomia e dell'astronautica, e alcuni autori cristiani devono proprio rimpiangere, nel profondo, che la Chiesa non possa dar ragione ai Razionalisti che dimostrano l'inesistenza dell'uomo Gesù. Ma su questo punto, è troppo tardi, la Chiesa non può più negare il Gesù che si è fabbricato. Il dogma di una vita storica di Gesù le ha permesso di trionfare sugli Gnostici e su Mitra: ciò che fu utile alle origini rischia di diventare molto imbarazzante, se si scoprissero altri pianeti abitati, ai quali andrà esteso il beneficio di un sacrificio consumato nel quindicesimo anno di un imperatore romano, in una città ebraica della nostra Terra.

La nostra concezione razionalista del mito di Gesù sarebbe quindi più facile oggi da sostenere per la Chiesa rispetto a quella dell'essere incarnato che essa si è obbligata a difendere. Ma come tornare indietro in così tanti secoli di affermazioni e di persecuzioni? L'era cosmica apre un futuro più pericoloso per il dogma che la scoperta del continente americano. Bah! scommettiamo che si troveranno ancora degli argomenti per conciliare la finzione del crocifisso di Pilato con l'evangelizzazione dei pianeti!

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