martedì 25 febbraio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Evoluzione del dogma»

(segue da qui)

Evoluzione del dogma

Benché molto tardiva, questa fissazione sarà ancora molto relativa, non eviterà la rinascita di eresie cristologiche. Nessun dogma può sopravvivere senza evolversi: «La pretesa immobilità dei dogmi è una finzione». [11] Ma non si discuterà più sugli stessi punti. A Nicea, il mito di un Gesù metà-dio metà uomo è definitivamente ammesso, ma vi si aggiunge un'altra cosa: Gesù diventa la seconda persona di una Trinità, mentre lo Spirito (Pneuma) ne è distinto per formare una terza persona, peraltro abbastanza vaga: né gli ebrei, né gli Esseni, né Paolo, né gli Gnostici, né gli evangelisti avevano previsto di elevare Gesù a questo livello. Questo porrà nuovi problemi ai commentatori: come conciliare la divinità sempre crescente di Gesù con la sua umanità, come spiegare per esempio che la seconda persona della Trinità ha potuto sudare con angoscia e paura al pensiero della morte, una morte voluta da un Padre dal quale è indistinguibile pur essendo inferiore?

In questa evoluzione, molti testi rimangono imbarazzanti, ma le loro contraddizioni non preoccupano più i credenti. La sottigliezza dei dotti ha elaborato delle risposte, che non possono convincere che coloro che domandano in anticipo di essere convinti. Ma a Nicea, un'altra idea è nata, quella dell'unità della Chiesa, sul modello dell'impero romano, di una Chiesa guardiana della fede, che rivendicherà il monopolio dell'interpretazione dei testi sacri, in attesa di poter mandare al rogo coloro che si preoccuperanno troppo dell'insufficienza o delle contraddizioni di quei testi.

Se necessario, si inventerà qualcosa di nuovo: si fabbricherà un «Purgatorio», ignorato dai vangeli; la discesa di Gesù agli inferi, durante la sua sepoltura, sarà trasformata in una visita al «Limbo» (ma quale cristiano crede ancora realmente nel dogma mostruoso dell'inferno?)

Nel frattempo, Gesù continuerà ad annettere gli dèi pagani: si celebrerà la sua natività il 25 dicembre per soppiantare quella di Mitra; si ispirerà ad Orfeo il tema del «buon pastore». E come ogni dio pagano (eccetto Mitra) ha la sua dea, il culto di Maria si sostituirà a quello di Iside. [12]

NOTE

[11] SABATIER: «La vie intime des dogmes», pag. 3.

[12] Su questa questione si veda ALFARIC: «Le mythe de Marie», in «A l'école de la raison», pag. 201 e seguenti.

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