sabato 4 gennaio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Presa di Gerusalemme»

(segue da qui)

Presa di Gerusalemme

Tutte queste profezie sono all'origine della guerra che scoppiò nel 66. L'autore dell'Apocalisse, scrivendo nel corso di questa guerra nel 69, durante i turbamenti provocati dalla morte di Nerone, immagina il trionfo che gli ebrei potevano allora sperare; ma i fatti non tarderanno a dare loro una sanguinosa smentita. Nel 70, Gerusalemme è presa, il tempio è incendiato, è un disastro nazionale; Giuseppe parla di un milione di vittime (deve esagerare), di 100000 ebrei condotti in schiavitù. Il tempio distrutto, non era più possibile procedere ai sacrifici prescritti da Jahvè come condizione dell'alleanza: questa era dunque infranta?

Siamo lontani dalla sperata dominazione universale. Una catastrofe di una tale portata doveva essere spiegata, e conciliata con le profezie. Era quindi necessario «ripensare» queste profezie, vedere perché sembravano non realizzate, quando invece dovevano essersi necessariamente realizzate. Questo diede qualche credito agli interpreti che avevano annunciato un Messia sofferente e umiliato, a immagine di ciò che restava del popolo ebraico. Ma allora, questo Messia sarebbe dunque apparso, e sarebbe passato inosservato, come lo aveva annunciato Isaia ? Quando sarebbe venuto? Un'altra profezia risponde a questa domanda.

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