giovedì 2 gennaio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «L'assunzione di Mosè»

(segue da qui)

L'assunzione di Mosè

Questa precisione è confermata da un'altra opera profetica, di autore sconosciuto, che appare in quel periodo: «L'Assunzione di Mosè». Vi si fa allusione nell'epistola di Giuda. L'autore predice (dopo gli eventi, il che è più facile) tutto ciò che è accaduto fino al 6: «Succederà un re insolente che non sarà della razza dei sacerdoti (Erode)... Egli regnerà trentaquattro anni (esatto: dal suo ingresso a Gerusalemme nel 37 A.E.C. alla sua morte nel 4 A.E.C.). Genererà figli che, succedendogli, regneranno un tempo più breve (Archelao, Antipa). Verranno le coorti e un possente re dell'Occidente (i Romani) che farà prigionieri e crocifiggerà attorno alla città» (le crocifissioni di Varo).

L'autore deve scrivere poco dopo questa data, perché non ne sa di più; ma immagina il seguito secondo Daniele ed Enoch: «Avvenuto ciò, i tempi finiranno... Allora  pieni poteri saranno dati all'Inviato che è stabilito dall'alto. L'essere celeste sorgerà dal trono del suo regno». Siamo al tempo del censimento, e colui che deve apparire è un «essere celeste».

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