mercoledì 1 gennaio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «La data della venuta del Messia»

(segue da qui)

(2) LA DATA DELLA VENUTA DEL MESSIA

Gli ebrei non si accontentavano di aspettare vagamente la venuta del Messia, sapevano in quale momento doveva apparire, poiché le profezie permettevano di prevedere la data di questo evento.

Lo scettro di Giuda

Flavio Giuseppe, scrivendo con prudenza per i Romani, segnala con discrezione che una profezia è all'origine della rivolta del 67: «Quello che incitò i Giudei alla guerra era un ambiguo oracolo, ritrovato nelle scritture, secondo cui uno proveniente dal loro paese sarebbe diventato ALLORA il dominatore del mondo» (Guerra Giudaica 6:5).

Anche i Romani conoscevano questa profezia, e Svetonio ci informa che tentarono di volgerla a profitto di Vespasiano: questo non poteva andar bene agli ebrei! Ora, l'oracolo non era affatto ambiguo, ma chiarissimo; si tratta delle parole di Giacobbe: «Lo scettro non sarà tolto da Giuda, né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà Sciloh (l'Inviato?), a cui ubbidiranno tutti i popoli» (Genesi 49:10).

Ferma restando l'esatta traduzione di «Sciloh», che ha dato luogo a molti commentari, ma dove tutti concordano nel vedervi una designazione del Messia, la data prevista può essere fissata con sufficiente precisione. Lo scettro è uscito da Giuda nel 40 A.E.C., quando l'usurpatore Erode (il grande) si è fatto riconoscere re, coll'appoggio dei Romani, al posto del discendente legittimo. Ma sotto il regno di Erode, la Palestina è ancora restata indipendente, vi era ancora l'apparenza di uno «scettro». Per contro, proprio questa apparenza è stata distrutta nel 6 E.C., quando un procuratore romano si insediò in Giudea.

Trascurando il regno di Erode, sotto il quale non era successo nulla, il Messia doveva quindi apparire, o alla morte di Erode (4 A.E.C.) o, al più tardi, nel 6 E.C. E questa è l'origine delle date attribuite alla nascita di Gesù: Matteo lo fa nascere nell'ultimo anno di Erode (4 A.E.C.), Luca al momento del censimento (7 E.C.), poiché non si poteva esitare che tra queste due date, separate da un intervallo di dieci anni. Sulla scelta della data esatta, sembra proprio che non ci si fosse messi d'accordo, poiché i nostri evangelisti sono ancora in contraddizione. Ma, nel giro di dieci anni, si sapeva che quando il Messia sarebbe venuto, sarebbe necessariamente venuto.

La nascita di Gesù non è quindi legata ad un fatto storico, ma ad una profezia.

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