mercoledì 8 gennaio 2020

La Favola di Gesù Cristo — «Il Figlio dell'uomo»

(segue da qui)

3°) IL FIGLIO DELL'UOMO

Nei vangeli, vediamo più volte designare Gesù con un'espressione piuttosto sorprendente: il «Figlio dell'uomo». Come spiegare questo nome, siccome si tratta, al contrario, del figlio di Dio? Per comprenderne il significato, dobbiamo tornare a certe profezie.

La visione di Daniele

L'espressione è nata da una visione dello pseudo-Daniele, visione profetica... a posteriori, come spesso accade; le quattro bestie emerse dal mare rappresentano i quattro imperi successivi di Babilonia, dei Persiani, di Alessandro e dei Seleucidi (l'autore ebraico dell'Apocalisse riprenderà la stessa immagine, sostituendo i Romani ai Seleucidi). Dopodiché, lo pseudo-Daniele annuncia un regno ebraico in questi termini: «Io guardavo nelle visioni notturne. Ed ecco sulle nubi del cielo venire uno come un figlio d'uomo; egli giunse fino all'antico di giorni (Dio)... Gli fu dato potere, gloria e regno».

L'espressione «figlio d'uomo» non è che una ridondanza aramaica per indicare un uomo. In Zaccaria, per esempio, Dio interpella sempre il profeta chiamandolo «figlio d'uomo». Ma Daniele dice: «come» un figlio d'uomo; si tratta dunque di un essere soprannaturale, che apparirà sulle nubi, e che non ha dell'uomo che un'apparenza. Gli ebrei hanno sempre visto in questo testo la prima immagine del Messia. Quando si tradurrà in greco, si dirà «figlio dell'uomo».

Nessun commento: