lunedì 2 dicembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Il mito in Occidente»

(segue da qui)

Il mito in Occidente

Al contrario, molte concezioni proprie dell'Oriente saranno abbandonate, allorché il cristianesimo emigrerà in un ambiente romano, meno sottile, meno propenso a discutere su uno «iota». Roma contribuirà enormemente a semplificare i dogmi, a scartare tutto ciò che non comprenderà, e a fare di Gesù un essere di carne al quale l'Oriente non avrebbe mai dato una tale precisione.

Quella differenza di mentalità porterà peraltro ad uno scisma. Ma non bisogna mai perdere di vista che il cristianesimo è una religione orientale, trapiantata in Occidente con altre religioni della stessa origine (Iside, Attis, Cibele, Mitra) che hanno invaso il mondo romano allo stesso tempo, grazie all'unificazione. «È una religione che è stata costruita su uno sfondo ebraico con dei materiali molto diversi, ma tutti ugualmente orientali: greci senza dubbio per una gran parte, ma anche, per un'altra, asiatici, siriani, mesopotamici ed egiziani». [2]

Abbiamo preso l'abitudine di fissare a Roma il centro del culto cattolico, e questo fatto storico successivo falsifica per noi il senso di una religione che trae i suoi elementi fondamentali dalla mentalità orientale. «Tutti gli sforzi degli Europei per adattare ai loro corpi i dogmi cristiani sono stati inutili», diceva Rémy de Gourmont. 

NOTE

[2] GUIGNEBERT: «Le christianisme antique» (Flammarion, 1921), pag. 256.

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