lunedì 14 ottobre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «I vangeli canonici»

(segue da qui)

I vangeli canonici

Veniamo ora ai quattro vangeli conservati nel «canone» della Chiesa, e poniamoci a loro proposito le domande preliminari al loro esame nel merito.

A quando risale la scelta di quei quattro testi? Un manoscritto ritrovato nel 1740 e conosciuto sotto il nome di «Canone di Muratori», tenderebbe a farci credere che la Chiesa avrebbe proceduto a quella selezione intorno all'anno 200. Fatta ogni riserva sull'autenticità del «canone di Muratori», che è venuto alla luce proprio al momento giusto, la cosa ha poca importanza, poiché, anche se la Chiesa avesse autenticato i nostri quattro racconti intorno all'anno 200, non risulterebbe con ciò che quei quattro testi siano quelli che possediamo: tutto lascia pensare, al contrario, che hanno subito, da allora, un sacco di rimaneggiamenti.

Il testo attuale dei nostri vangeli non risale al di là del IV° secolo, e non è un caso che tutte le copie anteriori siano state distrutte dalla Chiesa. È solo nel 325, al Concilio di Nicea, che fu stabilito il dogma relativo al Cristo. È alla stessa epoca che l'imperatore Costantino imporrà alla Chiesa i suoi metodi autoritari, che favoriranno l'unità e la preminenza di Roma. In precedenza, come avrebbe potuto essere imposta un'unità a delle chiese autonome? Il III° secolo è quello delle grandi persecuzioni, ma anche delle grandi eresie, delle controversie infuocate: solo l'unificazione realizzata da Costantino permetterà di unificare i dogmi... e i manoscritti. Allora l'attenzione vigilante della Chiesa porterà, da una parte alla revisione definitiva dei testi, e dall'altra alla scomparsa di tutto ciò che poteva disturbarla, tutto ciò che non si accorda più con i dogmi stabiliti. Questo lavoro fu facilitato dal numero ridotto delle copie in circolazione. Ci si stupisca dopo questo della concordanza miracolosa di quel che resta!

La versione attuale dei vangeli è dunque quella che risulta dalla revisione del IV° secolo: tutte le copie precedenti sono scomparse. Questo non vuol dire che i vangeli risalgono al IV° secolo: fermo restando le modifiche che vi furono apportate allora, essi sono certamente molto anteriori, ma nulla permette di sapere cosa contenessero prima di quella correzione. Noi dobbiamo prenderli nel loro stato attuale, sperando (senza crederci troppo) che non siano stati troppo stravolti.

Resta ancora da datare la loro composizione iniziale.

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