venerdì 6 settembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Silenzio di altri autori»

(segue da qui)

Silenzio di altri autori

Nessun altro scrittore pagano menziona i cristiani: sono ignorati da Dione Cassio, Giovenale e Pausania.

Lo sono certamene anche da Apuleio, sebbene si abbia tentato di fare de «L'asino d'oro» un opuscolo anticristiano, [9] il che non mi sembra per nulla evidente.

Solo Luciano di Samosata, che è siriano, ha sentito parlare prima della sua morte (intorno al 190) di un uomo che si sarebbe messo in croce in Palestina per aver introdotto un nuovo rito: «Essi adorano il loro sofista crocifisso», dice; ma per lui, non si tratta che di un «mago» che avrebbe introdotto dei «nuovi misteri». [10] Vedremo che questa allusione non è priva di interesse, perché il cristianesimo, infatti, si presentò all'origine come un nuovo culto misterico. Così curioso di tutti i culti, che prende in giro con il suo spirito pre-voltairiano e così vicino alla culla del cristianesimo, Luciano, verso la fine del II° secolo, non ha sentito parlare dei vangeli. La menzione della crocifissione, a quella data, non ha più alcun valore storico.

NOTE

[9] Daniel MASSÉ: «L'Apocalypse et le royaume de Dieu», pag. 303.

[10] Morte di Peregrino.

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