mercoledì 4 settembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «L'ignoranza di Plutarco»

(segue da qui)

L'ignoranza di Plutarco

Se passiamo agli autori greci, non si mancherà di notare lo strano silenzio di Plutarco, che non avrebbe perso delle opportunità di sentir parlare dei cristiani. Arrivato ad Atene verso il 65-66, avrebbe potuto avere alcuni echi del fallimento delle predicazioni dell'apostolo Paolo, più di dieci anni prima, se costui avesse davvero tenuto davanti all'Areopago il discorso che gli prestarono gli «Atti» (17:16-33). Nel suo viaggio ad Alessandria, avrebbe potuto sapere qualcosa della comunità di Apollo. Inviato a Corinto dal proconsole romano, avrebbe potuto essere informato del gruppo fondato da Paolo, se le epistole ai Corinzi fossero rivolte a una comunità esistente. Infine, insegnando a Roma verso la fine del regno di Vespasiano, dunque verso il 78-79, avrebbe dovuto notare il successore di Pietro. Niente di tutto ciò ha attirato l'attenzione di un uomo così curioso di tutto. «Lo stesso Plutarco, che conosce abbastanza bene gli ebrei e le loro dottrine, non parla mai del cristianesimo né dei cristiani; sembra averli ignorati». [8]

NOTE

[8] R. FLACELIÈRE: «Histoire littéraire de la Grèce», pag. 426.

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