(segue da qui)
La Colletta.
L'indeterminatezza dei riferimenti al contributo per i santi (capitoli 8-9) mostra che l'autore non vive negli ambienti che, in quanto Paolo, egli presuppone. Non apprendiamo né chi siano questi santi né quale sia la loro richiesta particolare. I particolari con cui tenta di mascherare le sue esortazioni generali alla liberalità sono incerti, vacillanti, e a malapena compatibili tra loro. Il tutto è comprensibile solo se supponiamo che egli avesse udito o letto di una colletta fatta da Paolo per i cristiani di Gerusalemme, in cambio della quale l'Apostolo aveva ricevuto biasimo anziché ringraziamento. Questo è il punto su cui egli fa leva per rivendicare l'autorità di Paolo e per raccomandare ai suoi lettori l'esempio di liberalità verso i fratelli bisognosi in altre parti del mondo offerto dai macedoni, dai Corinzi e dei greci dei primi tempi. Espressioni come quelle di 8:18 (οὗ ὁ ἔπαινος ἐν τῷ εὐαγγελίῳ διὰ πασῶν τῶν ἐκκλησιῶν) e del versetto successivo (χειροτονηθεὶς ὑπὸ τῶν ἐκκλησιῶν) forniscono di per sé una prova sufficiente che gli anni in cui il Vangelo fu predicato per la prima volta sono nel passato.
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