IL CRISTIANESIMO AVANTI CRISTO — L'albero

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— IV —

L'albero

L'albero occupa un posto eminente nei culti della fertilità. Indra e Kama si incarnarono nel loro albero sacro; Varuna fu la radice dell'albero della vita prima di diventare dio delle acque; [110] Visnù era assimilato all'albero di fico nello stesso tempo che al pesce. [111] Dioniso fu l'albero circondato dall'edera, poi la vite; il pino Attis era circondato da bende come una mummia e ornato da ghirlande di violette porpora; Manda di Aiye fu la vite, Osiride il cedro, l'edera, il sicomoro, il tamerice. [112]

Il tronco scortecciato che sostituisce l'albero verde è rimasto soltanto, più tardi, nei luoghi di culto. Tra gli Ebrei, la dea Asherah si identificava agli asherim, pali sacri; a Hebron un culto pagano dell'albero sopravvisse fino all'affermazione del Cristianesimo. [113] Il pilastro Djeb degli Egizi rappresentava Osiride nei suoi misteri; una colonna raffigurava Thot-Ermes. 

L'albero e il pilastro sacro erano in relazione con gli uomini, gli astri, le acque, le rocce, l'haoma. Si credette addirittura che l'Albero della vita fosse il centro dell'universo e che legasse il cielo, la terra e gli inferi (Axis mundi).

Le cerimonie agrarie che si svolgevano tra carnevale e il solstizio d'estate comportavano sacrifici umani o la loro simulazione. In un'epoca recente i Khond dell'India divoravano bambini vivi, meriah, legati a un albero. [114]

La tradizione cristiana ha conosciuto l'albero della vita che cresceva al centro dell'Eden (Genesi 2:9) e lo ha spesso equiparato alla croce. [115] Il secondo libro di Baruc 39:7 fa del messia la «fonte» e la «vite», un'allegoria che ricopre concezioni precedenti più realistiche. Secondo Marco 15:22 i soldati «portarono» (phérousin) Gesù verso il Golgota; egli non è «condotto»: forse si tratta, in una setta precristiana, di una dendroforia [116] corrispondente a quella di Attis. L'albero di Natale carico di regali è una sopravvivenza pagana, così come la piantagione di cipressi nei cimiteri. [117] 

Alle origini cristiane ha potuto accadere ciò che constatiamo altrove: la divinità si confonde con la pianta e ne esce; nell'iconografia, le sue braccia si allargano per offrire doni e versare l'acqua della salvezza. Il bassorilievo di Assur (Museo di Berlino) mostra una forma umana in prossimità di acque zampillanti; a Tebe, la tomba di Tutmosis III (18° dinastia) rappresenta Iside sotto la forma di sicomoro; il braccio sinistro di Iside esce dall'albero e porge al re un seno della dea... [118] «La divinità che si rivela nel cosmo sotto la forma di un albero è allo stesso tempo fonte di rigenerazione e di vita senza morte...» [119]

Il Cristo non è simboleggiato da un albero particolare, ma la sua immagine è spesso associata a quella delle piante; gli affreschi catacombali lo mostrano in piedi tra due alberi.

La coesistenza dei due alberi si ritrova nelle tradizioni arcaiche, in particolare babilonesi. Nelle Catacombe essa segna un rapporto intrinseco tra gli alberi e il dio, tanto più che il Buon Pastore è la prima rappresentazione umana del Cristo e la più frequente tra le tante; il suo tipo è «fissato» dal I° secolo. [120]

NOTE

[110] ELIADE, o.c., 243-4.

[111] GONDA, o.c., 300, 379.

[112] FRAZER, Atys et Osiris, 127-129; nota 436.

[113] FRAZER, Le folklore dans l'Ancien Testament, 279-291.

[114] PRZYLUSKI, Totémisme et végétalisme dans l'Inde, R.H.R., novembre-dicembre 1927; MILES, Le culte de Çiva, 86 s. — La stampa del 20 giugno 1985 segnala che tre bambini da undici a dodici anni sono stati sacrificati alla dea Maninaga in un tempio dello Stato di Orissa, nell'est dell'India.

[115] ELIADE, o.c., 249 s.; RAHNER, o.c., 77 s.

[116] Cerimonia che consiste nel trasportare l'albero sacro.

[117] I cipressi erano riservati ai funerali dei patrizi, LUCANO, Phars. 3:342.

[118] BOULANGER, La peinture égyptienne..., illustr. pag. 46.

[119] ELIADE, o.c., 240. — Luca 23:32 assimila Gesù al legno verde, hygros. 

[120] BESNIER, o.c., 206-7; LECLERCQ, o.c., I, 167-8, II, 168.