sabato 24 settembre 2022

IL CRISTIANESIMO AVANTI CRISTOL'acqua e il fuoco

 (segue da qui)

— II 

L'acqua e il fuoco

Dai tempi indoeuropei si credeva al potere del fuoco di rinnovare la vita: il fuoco e l'acqua «sono sempre nominati insieme, e ciò per tutta la lunga storia delle religioni iraniche autoctone». [90]

L'unione dei due elementi fu suggerita dai fulmini che accompagnano le piogge torrenziali dei temporali, particolarmente benefiche nei paesi aridi e caldi. Le scariche dell'elettricità atmosferica favoriscono la condensazione delle nuvole e le precipitazioni.

In Lituania, l'associazione del fulmine con la croce designava la potenza cosmica. Nel Vicino Oriente, la ruota e il disco simboleggiavano il sole; il disco della Tavoletta di Sipar (IX° secolo A.E.C.) mette in relazione l'acqua con gli astri; [91] Issione fu legato a una ruota solare e crocifisso sui suoi quattro raggi. [92] Le divinità babilonesi legano i dischi alla svastica; su uno di essi si vede la Dea Madre che tiene un bambino. [93]

Questa eredità pagana fu ripresa dai cristiani: Luca 3:16 e Matteo 3:11 sanno che Gesù battezza con Spirito Santo e con fuoco; le Odi di Salomone (23) menzionano la ruota; Firmico Materno conosce «l'acqua di fuoco»; De errore prof. rel. 2:5; Giustino racconta che quando Giovanni Battista battezzò Gesù un fuoco si accese sul Giordano; Dialogo 88. 

La ruota non è per nulla un simbolo della croce del Calvario, come si scrive ancora, ma una sopravvivenza pagana. La Vita di San Vincenzo d'Agen (IV° secolo) descrive il cerchio infuocato che discendeva da un santuario costruito su una collina fino al fiume sottostante; esso imitava i lampi delle tempeste che alimentavano i corsi d'acqua. [94]

La ruota è raffigurata nelle chiese di Amiens, di Chartres, di Basilea e a Saint-Etienne de Beauvais. Le ruote a rintocco ne sembrano una complicazione. [95]

La fiamma del cero pasquale si rifletteva sulle acque dei battisteri, così bene che il battezzato, renatus (= rinato), era detto «rischiarato» o «illuminato». Secondo Dieterich e Usener, questo cero procedeva da un culto fallico primitivo.

Così ritroviamo nei  riti cristiani antichi delle pratiche di origine pagana. [96]

NOTE

[90] WIEDNGREN, o.c., 147.

[91] LABERENNE, Les connaissances astronomiques..., Arch. 15, 1967, pag. 8.

[92] DAVY, Macrocosme et microcosme, ibid., pag. 37.

[93] MEYEROVITCH, La roue et le cercle dans l'Islam, Arch. 23, 1968, pag. 20.

[94] HATT, A la recherche de la religion gauloise, Arch. 9, 1966, pag. 11 s.

[95] LE COUEDIC, Les roues à carillon de Bretagne, Arch. 61, 1973, pag. 36 s.

[96] Sull'orgia che valorizza il battesimo, v. AUDIN, Fêtes solaires, 66-67; CAILLOIS, L'homme et le sacré, 88 s, 110 s; ELIADE, Traité..., 300 s. 

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