lunedì 19 settembre 2022

IL CRISTIANESIMO AVANTI CRISTOI racconti della passione

 (segue da qui)


CAPITOLO 2

IL MITO SOLARE DELLA CROCIFISSIONE


— I —

I racconti della passione

Gli eventi della Passione sono talmente inverosimili da risultare sospetti non solo agli studiosi indipendenti, ma talvolta anche ai cattolici stessi. [30] A proposito dei «dettagli» della Crocifissione, Guignebert scriveva: «Essi si mostrano tutti incapaci di resistere ad un esame attento; tutti, infine, cadono fuori dalla Storia; tutti sono almeno sospetti di dipendere solo da riferimenti scritturali». [31]

Alcuni episodi di questi racconti ricordano stranamente i culti pagani. Il Cristo coronato d'acanto e vestito di scarlatto rassomiglia ad un re del Carnevale, analogo al dio delle Sacee babilonesi. La scena della flagellazione si ispira probabilmente ad un rito ordinario per far cadere la pioggia; il vangelo di Pietro menziona una «corsa» ignorata dai canonici: «Facciamo correre il Figlio di Dio giacché è in nostro potere!»; 3:6-7. Questo dettaglio proviene forse dal Testamento di Beniamino 23c, ma non esclude un'origine pagana: i faraoni intraprendevano una passeggiata sacra raffigurante il giro del sole nel cielo. [32] Atto magico? Senza dubbio. Allo stesso modo la danza del Cristo prima del suo arresto. [33]

Il Quarto Vangelo fa tenere a Pilato il ruolo del corifeo di un dramma sacro. Si può notare una gradazione nella presentazione della vittima: in 19:5: «Ecco l'uomo!»; in 19:14, «Ecco il vostro re!». Dopo il suo ufficio il praefectus [34] si lava le mani; compie un rito di desacralizzazione. Allo stesso modo, il prete cattolico che si asciuga le mani con il manipolo dopo il sacrificio della messa.

Il comportamento della folla è dei più singolari: la domenica delle Palme acclama Gesù al momento della sua entrata trionfale a Gerusalemme; cinque giorni dopo vocifera: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». [35] Un'inversione così rapida e profonda non è minimamente spiegabile storicamente, ma non è più creazione e nihilo che evento reale. È il ricordo lontano di un «entusiasmo» collettivo col quale il popolo acclamava un sostituto divino, poi esigeva la sua morte. 

Si dirà però che, malgrado l'oscurità dei testi, l'esecuzione di Gesù non è meno certa. Essa riposerebbe su una tradizione perenne che trovò la sua espressione scritta nei quattro vangeli canonici.

Ci sono molte riserve da fare sull'antichità di quella tradizione, sulla natura della sua origine e sulla solidità della sua trascrizione. Ritroveremo questi problemi. Per il momento ci limiteremo a mostrare che la Crocifissione giudiziaria si basa su una concezione astrale della croce.

NOTE

[30] JAUBERT, La date de la Cène, 105 s, 118.

[31] GUIGNEBERT, Jésus, 1° edizione, 599.

[32] AUDIN, o.c., 108.

[33] Atti di Giovanni 95-96. — Durante i primi secoli i chierici danzavano nelle loro chiese o nei loro chiostri: costume che sopravvisse fino al 18° secolo a Besançon. — Su «La danse rituelle dans l'Eglise ancienne», v. GILLIS e WETTER, C.R. 29; 1961.

[34] Titolo reale di Pilato secondo l'iscrizione di Cesarea scoperta nel 1961.

[35] Matteo 25:35; Marco 15:15; Luca 23:13, 18. 

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