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ALCUNE DATE
Conviene ricordare, ad uso dei non specialisti, alcune date indispensabili, e anche dare alcune indicazioni sommarie su questo Marcione di cui si è voluto fare il creatore del paolinismo.
Tra il 50 e il 60 (epoca di Nerone), un quarto di secolo dopo la Passione: San Paolo scrive le epistole.
Intorno al 64: morte di San Paolo.
Fin là, il cristianesimo non è che un movimento religioso limitato a piccoli gruppi derivati, in parte dal giudaismo, in parte dal paganesimo.
66-70: Rivolta degli ebrei contro l'autorità romana.
70: Cattura e distruzione di Gerusalemme.
L'importanza di questo evento è significativa nella storia del cristianesimo, che da allora in poi pretenderà alla successione del giudaismo e a proporsi come il «Nuovo Israele». Alla concezione di «religione misterica» del cristianesimo vengono ad aggiungersi a poco a poco nuovi elementi di origine giudaica.
Fine del primo e inizio del secondo secolo: formazione della tradizione evangelica e scrittura dei più antichi vangeli.
Il marcionismo sarà, a metà del secondo secolo, una reazione anti-giudaizzante.
Quanto a Marcione stesso:
È nato a Sinope, nel Ponto, nell'85 o poco più tardi, [1] ed era figlio del vescovo di quella città. Spiegheremo più oltre come egli poté prendere conoscenza delle epistole di San Paolo e trarne i principi della sua propria dottrina, e come la espose a Sinope, in Asia Minore, poi a Roma, dove fu infine scomunicato nel 144.
Respinto dalla chiesa cattolica, fondò una chiesa rivale, il cui successo fu considerevole e persistette a lungo dopo la sua morte.
Durante il suo soggiorno a Roma, aveva compilato una raccolta di epistole di San Paolo che chiamò l'Apostolicon (sul quale ritorneremo ampiamente), un testo del vangelo simile a quello di San Luca, l'Evangelion, e un'opera originale, le Antitesi.
Ai nostri giorni:
L'importanza di Marcione e del marcionismo è stata evidenziata da Harnack, in particolare nell'opera precedentemente citata.
Era già stata segnalata da van Manen, di cui va trattenuta la piccola frase che definiva così come segue [2] l'epistola ai Galati: a catholic adaptation of a letter previously read in the circle of the Marcionites, although we are non longer in a position to restore the older form...
Vi è motivo, inoltre, di segnalare che, già nel 1924, il signor Hermann Raschke professava [3] che Marcione fosse stato il vero creatore del cristianesimo.
Nello stesso modo in cui il marcionismo fu un paolinismo esagerato (alcuni dicono distorto), la teoria dell'abate Turmel sarà stata un'esagerazione (si dirà altrettanto bene lo sviluppo spinto fino all'assurdo) non solo della tesi del signor Raschke, ma del punto di partenza a lui fornito da van Manen e Harnack e (benché per altre ragioni) avrà ereditato da costoro, e anche questa volta spinto fino all'assurdo, il loro disprezzo per questo Apostolicon al quale noi dovremmo dare, tutt'al contrario, un'importanza di primo piano.
NOTE
[1] Si veda, per tutto ciò che concerne la vita e l'opera di Marcione, l'opera magistrale di Harnack: Marcion, das Evangelium von Fremden Gott, 1921, 2° edizione, 1924.
[2] Encyclopaedia Biblica, art. Paul, col. 3627.
[3] Die Werkstaette des Markus Evangelisten, 1924.
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