martedì 3 novembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZADal mito alla storia.



Dal mito alla storia.

Se si accetta la regola che ha guidato lo studio precedente, — vale a dire di non considerare che i documenti scritti, ignorando ogni tradizione orale, nella misura in cui essa dipende dalla fede, — e se si adottano, sui punti essenziali i risultati delle nostre ricerche, proponiamo a proposito del Vangelo di Marco, la conclusione seguente. 

Il suo successo è stato tale che, da allora, la quasi unanimità degli uomini — non solo tra i cristiani, ma anche tra i non cristiani, i non credenti e gli stessi israeliti — hanno accettato come fatto stabilito la crocifissione del profeta ebreo Gesù, ordinata a Gerusalemme su denuncia delle autorità religiose ebraiche, da parte di Ponzio Pilato, procuratore dell'imperatore romano Tiberio. Così è passata dal dominio della fede in quello della storia l'illustrazione di un credo che pare aver immaginato a Roma, verso la fine del I° secolo, un ebreo cristiano, nominato più tardi Marco, narratore prodigioso di un crimine legale, che non era stato compiuto. 

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