sabato 5 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZAGiusto di Tiberiade.



Giusto di Tiberiade.

Questa spiegazione sembra ancora più valida per Giusto di Tiberiade, contemporaneo e rivale di Giuseppe. Egli scrisse una Storia della guerra in Giudea e una Cronaca dei re ebrei. Queste opere sono oggi perdute, ma il Patriarca di Costantinopoli Fozio leggeva ancora la seconda nel IX° secolo. Ha lasciato su quella alcune brevi considerazioni. Egli constata che «Giusto non menziona la venuta del Cristo, gli eventi della sua vita e i miracoli che egli ha compiuto». [44]

Fozio si stupisce di questo silenzio e lo attribuisce ai pregiudizi di tutti gli ebrei contro il cristianesimo. Sembra molto più semplice tener conto di un'informazione fornita dallo stesso Fozio, ovvero che «lo stile di Giusto era molto conciso». Supponendo che abbia raccolto dei ricordi della vita di Gesù, egli ha potuto stimare che non conveniva parlarne in una cronaca dei re ebrei.

NOTE

[44] Osservazione n° 33 di Fozio sui libri della sua biblioteca.

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