mercoledì 11 novembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZAI musulmani.



I musulmani.

Da parte sua, il Corano — tenendo conto delle interpretazioni che i commentatori musulmani hanno dato alle parole di Maometto che sono state raccolte in questo libro, — presenta Gesù come un profeta nella serie di tutti coloro che hanno preceduto Maometto. Relativamente all'episodio essenziale della crocifissione, il Corano dichiara [20] che, a dispetto delle affermazioni degli ebrei a questo proposito, essi non hanno affatto «ucciso o crocifisso Gesù, figlio di Maria, Profeta di Dio, quando è apparso loro come tale». [21] I commentatori spiegano che Dio aveva sostituito un altro uomo a Gesù sulla croce.  

Si sa che Maometto, prima di predicare,all'inizio del settimo secolo, una nuova religione, aveva frequentato degli ebrei e dei cristiani: tra questi ultimi, naturalmente, a proposito di Gesù, aveva naturalmente raccolto la tradizione più diffusa, quella della crocifissione sotto Ponzio Pilato; ma sembra che ne avesse raccolta un'altra, che si trova in alcuni scritti cristiani del II° secolo, — un Vangelo di Basilide di Alessandria, nella prima metà, [22] gli Atti di Giovanni, nella seconda metà; [23] secondo quest'ultima tradizione, che si sarebbe così trasmessa per diversi secoli, era impossibile che Gesù, senza peccato, fosse morto sulla croce; «la sua umanità non era che apparente; la sua morte non era che apparente; tutta la sua carriera era simbolica»; [24] nel Vangelo di Basilide, così come ci è stato trasmesso, è un certo Simone di Cirene che muore al posto di Gesù.

La parentela tra l'interpretazione della morte di Gesù data da Basilide e quella che si trova nei commentari del Corano è evidente. Sembra che anche a Maometto ripugnasse ammettere che il profeta Gesù, — che egli considerava invece non come un'emanazione di Dio, ma come un uomo, —fosse stato abbandonato da Dio e che fosse morto sulla croce. Sembra, in queste condizioni, che i musulmani possano accettare, senza rinunciare ad un punto essenziale della loro religione, le conclusioni esposte nel presente studio, secondo il quale, al tempo dell'imperatore romano Tiberio, il suo procuratore Ponzio Pilato non ha condannato alla crocifissione un profeta ebreo di nome Gesù, e di conseguenza, la concezione che i primi cristiani si sono fatti di Gesù Cristo è stata puramente religiosa.

NOTE

[20] Il Corano, capitolo 4, versi 156-158. - Si veda capitolo 3, verso 54.

[21] Si veda una baraita del Talmud, menzionata più sopra, pag. 60-62 e 213-214.

[22] Passo conosciuto da quel che ne dice in particolare IRENEO, Contro le eresie 1, 24, 4. — Basilide viveva al tempo dell'imperatore Adriano (si veda GUIGNEBERT, Le Christ, pag. 86).

[23] Loisy, La naissance du christianisme, pag. 68. — Su Basilide e gli Atti di Giovanni, si veda più sopra, pag. 150, nota 122.

[24] LOISY, stessa opera, pag. 68, nota 2, sul tema degli Atti di Giovanni.

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