giovedì 10 settembre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZALa crocifissione di Gesù nella 1° Epistola ai Corinzi.



La crocifissione di Gesù nella 1° Epistola ai Corinzi.

«La crocifissione di Gesù, per ordine di Ponzio Pilato», resta per Loisy, l'abbiamo visto, [3] il solo fatto storico che si può e che si deve affermare. Cosa troviamo nelle opere paoline a questo proposito? 

La 1° Epistola ai Corinzi contiene, nel suo capitolo 2, i versi seguenti:

«7. Noi predichiamo la sapienza di Dio, nascosta nel mistero, che Dio, prima delle età, aveva destinato per la nostra gloria, 

8. che nessuno dei Principi di questa Età ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria». [4]

Loisy aveva dato nel 1933, nella sua opera La naissance du christianisme, un'interpretazione molto categorica di questo passo: «Il mistero della croce» è stato «nascosto alle potenze celesti che governano il mondo e che, nella loro ignoranza, hanno crocifisso il Signore... I principi di questo mondo non potevano designare delle autorità umane di natura politica, di cui non ci si potrebbe stupire che non siano nella confidenza di Dio. Gesù è detto là «Signore della Gloria», per allusione al Salmo 24:7-10...». [5]

Un'interpretazione analoga, benché meno netta nella forma, è stata fornita da Loisy nel 1935, nelle sue Remarques sur la littérature épistolaire du Nouveau Testament: «Che le autorità romane ed ebraiche, che sono intervenute nella passione di Gesù non potessero essere i «principi di questa età», vale a dire di un'era e di un mondo, non c'è bisogno di dimostrarlo; e non ci sarebbe meraviglia che queste autorità non fossero state iniziate al segreto di Dio. Il segreto che era nascosto in Dio dall'eternità si rivela ora ai credenti iniziati». [6]

Si vedono qui sovrapporsi due diverse considerazioni. Loisy menziona le autorità romane ed ebraiche, che storicamente, secondo lui, «sono intervenute nella passione di Gesù», ed egli riconosce d'altra parte che l'epistola paolina non si riferisce affatto a loro con l'espressione «i principi di questa età». [7]

Ma quando nel 1937, Couchoud dedusse da questo testo che esso si riferiva ad un mistero rivelato dalla fede, e non ad un fatto storico recente, Loisy non ammise una tale conclusione. [8] Nel 1938, nella sua opera Histoire et mythe à propos de Jésus, scriveva: «L'intervento dei Principi nella crocifissione non esclude la partecipazione di agenti secondari...». [9]

Ora la questione non è se il testo paolino escluda o meno la partecipazione di agenti secondari, ma se li menzioni. Non si potrebbe interpretare validamente il testo paolino nel senso dato da Loisy a meno che un altro documento recasse la testimonianza della crocifissione di Gesù in un passato recente. Si deve constatare che il testo in questione attribuisce la responsabilità della morte di Gesù esclusivamente a degli esseri celesti, «gli spiriti che presiedono ai destini del nostro mondo inferiore... e che vi presiedono del resto piuttosto male che bene». [10] Si tratta proprio della rivelazione di un mistero, ovvero di una concezione religiosa, e non della relazione di un evento storico.

Tale appare il significato di questo brano, che un critico, Turmel, ha ritenuto risalente ai dintorni del 140 e dovuto alla scuola eretica di Marcione, [11] mentre Loisy lo ritiene opera di discepoli mistici dell'apostolo Paolo, ossia della fine del I° secolo o dell'inizio del II°. [12] Ma se si adotta la tesi classica, che attribuisce l'insieme della 1° Epistola ai Corinzi all'apostolo Paolo, una tale attribuzione non cambia nulla alla conclusione precedente e ne accrescerebbe addirittura la portata.

NOTE

[3] Si veda più sopra, pag. 19.

[4] Traduzione di Joseph TURMEL, che, sotto il nome di Henri DELAFOSSE, ha pubblicato un'edizione critica delle Epistole di Paolo (si veda il volume intitolato La première Epître aux Corinthiens, 1926); noi abbiamo tenuto conto di certe correzioni proposte da LOISY in diversi lavori.

[5] LOISY, La naissance du christianisme, pag. 18, testo principale e nota 4.

[6] LOISY, Remarques sur la littérature épistolaire du Nouveau Testament, pag. 47.

[7] DELAFOSSE (TURMEL), (1° Epître aux Corinthiens, op. cit., pag. 134, nota 1), che attribuisce il passo alla scuola dell'eretico Marcione, pensa che ci si riferisce con quest'espressione al Dio degli ebrei e ai suoi angeli. GUIGNEBERT dà ai «principi di questa età» lo stesso significato di LOISY, in una conferenza del 1933, inserita alla fine dell'opera Le Christ (Parigi, Collezione L'évolution de l'Humanité, volume 19 bis, si veda pag. 339 e pag. 357), opera che era incompiuta alla morte dell'autore, nel 1939, ed è stata pubblicata nel 1943. Stessa interpretazione in GOGUEL, Jésus (1950), pag. 88 e pag. 365-366, e La naissance du christianisme (1955), pag. 224, nota 1, e pag. 261, nota 2. — Sull'espressione: «i principi di questa età», si veda anche più oltre, pag. 58, nota 36.

[8] Si veda COUCHOUD, Jésus, le Dieu fait homme, pag. 86. Per Couchoud, il passo della 1° Epistola ai Corinzi era una semplice reminiscenza del Salmo 24 (si veda sopra l'opinione espressa da Loisy nel 1933, in La naissance du christianisme). Si veda anche il libro precedente di Couchoud, Le mystère de Jésus, 1924, pag. 131-134, e la replica all'opera di Loisy, presentata nel 1939 in un articolo intitolato: Jésus dieu ou homme? (Nouvelle Revue Française, 1° settembre 1939, pag. 405, op. cit.): «La crocifissione è quella di un essere soprannaturale, eseguita da degli esseri soprannaturali».

[9] LOISY, Histoire et mythe à propos de Jésus-Christ, pag. 68. Stessa interpretazione in GOGUEL, Jésus, pag. 88 e pag. 365-366, e La naissance du christianisme, pag. 224, nota 1, e pag. 261, nota 2, e in GUIGNEBERT, Revue de l'histoire des religions, 1926, volume 94, pag. 231. 

[10] LOISY, Remarques, op. cit., pag. 47, nota 1 (si veda pag. 52); Histoire et mythe, op. cit., pag. 69.

[11] DELAFOSSE (TURMEL), 1° Epître aux Corinthiens, op. cit., pag. 134, nota 1.

[12] LOISY, Remarques, pag. 46-47. È quest'attribuzione che ci pare la più probabile.

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