domenica 10 maggio 2020

Il nuovo signore tra i Pagani



IL NUOVO SIGNORE TRA I PAGANI

Quanto ai pagani, se potevano ammettere un nuovo dio, non avrebbero mai deificato un ebreo crocifisso dai Romani. Essi accettarono un cristianesimo non ancora giudaizzato. Se fosse stato altrimenti, perché non avrebbero ammesso Jahvé e i suoi riti? Ma è un dato di fatto che i due principali riti cristiani, il battesimo e l'eucarestia, [84] non sono ebraici, mentre due elementi ebraici essenziali, come il sabato e la circoncisione, non hanno potuto penetrare nel cristianesimo. Se il dio di Israele fosse diventato quello dei Cristiani, non avrebbe mancato di portare con sé le sue istituzioni come avevano fatto gli dèi pagani. Quando Adone, Attis, Iside, Serapide e altri dèi furono accolti da popolazioni che fino ad allora erano loro estranee, è il loro culto tutto intero col suo corteo di feste e di riti che trionfò.

Eugene de Faye ha scritto [85] che «durante quasi tutto il secondo secolo, i cattolici non avevano ancora una dottrina precisa di Dio». Ciò rafforza l'idea che il dio cristiano fosse in origine il Cristo. Questo personaggio ebbe, immediatamente e più tardi, dei rivali: il dio-padre, lo Spirito santo (maschile o femminile a seconda delle regioni), l'arcangelo Michele considerato come Figlio di Dio, ecc. Vi furono delle influenze dall'uno all'altro, ed è al termine di una lunga evoluzione popolare e teologica che si fissarono nei nostri testi la figura di un Gesù Cristo che ci resta incomprensibile perché è un essere divino, e — ancora più tardi — la concezione di un unico dio in tre persone. 

NOTE

[84] Si vedano le pagine seguenti.

[85] Gnostiques et gnosticisme.

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