lunedì 20 aprile 2020

La carne e il sangue



LA CARNE E IL SANGUE

Chi non ha letto i numerosi passi dove è affermato che il Cristo è nato secondo la carne? Oppure che il Verbo si è fatto carne?

Il IV° vangelo ci assicura che se si beve il sangue del Cristo e se si mangia la sua carne, si ottengono la resurrezione e la vita eterna (Giovanni 6:54, 56). Si deve mangiare il proprio dio per divenire immortali. Nell'ascoltare tali affermazioni le persone si domandarono: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?» e molti discepoli abbandonarono Gesù (Giovanni 6:53, 60, 66).

Dove la nostra sorpresa aumenta è quando Gesù stesso dà ragione a questi ultimi. «È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla» (6:63). Opinione condivisa da san Paolo, che ha scritto: «La carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né la corruzione può ereditare l'incorruttibilità» (1 Corinzi 15:50) e «Chi mi libererà da questo corpo di morte?» (Romani 7:24), «Lo spirito è contro la carne» (Galati 5:17).

La contraddizione non può essere eliminata a meno che la parola «carne» non abbia un doppio significato. San Paolo ce ne avverte: «Non ogni carne è la stessa carne» (1 Corinzi 15:39); ve ne sono di celesti. Riesamineremo questo piccolo problema quando analizzeremo il sacramento dell'eucarestia (si veda pag. 145).

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