martedì 14 aprile 2020

Il digiuno



IL DIGIUNO

Un giorno i discepoli di Giovanni avvicinano Gesù e gli domandano: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?» (Matteo 9:14, Luca 5:33). Interrogazione che pare giustificata da altri fatti: secondo Matteo (11:18) Giovanni non mangiava né beveva mentre il Figlio dell'Uomo mangiava e beveva, il che faceva trattare il primo da «posseduto» e il secondo da «mangione» e «beone». Inoltre, Gesù partecipava ai pasti, a delle nozze, e mangiava o distribuiva alla folla pani e pesci.

Per contro, esiste egualmente un Gesù che digiuna nel deserto per quaranta giorni e che spiega ai discepoli che per poter realizzare certi miracoli, occorre digiunare (Marco 9:29). Raccomanda loro di non assumere un aspetto desolato al momento del digiuno, ma di profumarsi la testa e di lavarsi il viso (Matteo 6:16-17), buona occasione per essere puliti in effetti, ma perché solo il viso? In ogni caso, quando chi lo circondava lo esortava a mangiare, rispondeva: «Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato» (Giovanni 4:31-34), oppure: «Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna» (Giovanni 6:27). 

Si deve digiunare o no?

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