Gesù Cristo
davanti alla storia profana
davanti alla storia profana
Passiamo ora all'esame dei testi che potrebbero fornirci informazioni sull'esistenza storica di Gesù Cristo. Andremo innanzitutto, prima di interrogare i testi cristiani, ad esaminare la storia profana, cioè cercare se, al di fuori del Nuovo Testamento, esistano testimonianze oggettive e imparziali su una vita umana di Gesù Cristo.
Ci rivolgeremo ai famosi testimoni che gli storici, se non la Storia, richiamano all'attenzione degli studiosi, dei curiosi o dei credenti e che oppongono agli scettici. Questi testimoni costituiscono le fonti romane (queste sono Plinio il Giovane, Tacito e Svetonio) così come le fonti ebraiche, il cui elemento principale è l'opera di Flavio Giuseppe.
I. — Le fonti romane
Tra le fonti romane, vi sono quelle che non dicono nulla e quelle che sembrano dire qualcosa di plausibile.
IL SILENZIO DEGLI UNI
Gli scrittori pagani del 1° secolo, e perfino del 2° secolo, non sapevano nulla della crocifissione di un Gesù e dell'esistenza di una setta che egli avrebbe fondato. Valerio Massimo (14-37), Seneca (dal 2 A.E.C. al 66 E.C.), Petronio (morto nel 65), Plinio il Vecchio (23-79), Persio (34-62), Lucano (39-65), Stazio (40-96), Silio Italico (25-100), Marziale (40-63), Dione Crisostomo (40-117), Plutarco (45-125), Giovenale (55-140), Quintiliano (65-95), Valerio Flacco (70-100), Apuleio nel 170 circa, Pausania nel 185 circa, Dione Cassio nel 200 circa, mantengono un silenzio tanto assoluto quanto impressionante sul Cristo e i suoi fedeli.
Tuttavia, Lucano, Plinio il Vecchio e Seneca parlano degli ebrei, e con severità, ma ignorano i Cristiani. Ci verrà detto che i primi Cristiani erano presi per ebrei; risponderemo che questo resta da dimostrare e che non vi è in questa pretesa che un'ipotesi interessata a far discendere i primi dai secondi. Per quanto riguarda più particolarmente Plinio il Vecchio, si noterà che egli si trovava in Palestina al momento della guerra di Giudea e che un passo della sua Storia naturale menziona gli Esseni; egli non cita né Gesù né i Cristiani. Epitteto (50-120) farà proprio un'allusione ai Galilei ma non riguarda il cristianesimo; egli si riferisce a certi ebrei che, al seguito di Giuda il Galileo nel 6-7 E.C., costituirono il partito della resistenza a Roma, vale a dire gli Zeloti. Vi ritorneremo.
Analizzeremo il significato di questo silenzio più tardi; per il momento, leggeremo i testi di scrittori pagani che sembrano aver apportato, malgrado il silenzio generale dei loro contemporanei, una testimonianza isolata. Vedremo in seguito se i nostri testimoni si accordano tra loro o con i vangeli.
Nessun commento:
Posta un commento