La testimonianza di Paolo
Tuttavia, dobbiamo ammettere l'esistenza di alcune persone, a Gerusalemme, a causa dell'epistola ai Galati di Paolo. L'autenticità integrale di questa epistola non potrebbe essere ammessa, ma se qualcosa ha delle probabilità di essere autentico, è proprio il racconto del viaggio a Gerusalemme, che non può essere stato aggiunto, né da Marcione, né soprattutto dai cristiani del II° secolo a Roma, a causa delle profonde differenze che rivela.
Ora, Paolo ci informa che dopo quattordici anni di predicazioni personali, è venuto a Gerusalemme per prendere contatto con coloro che si ritenevano le «colonne» di una piccola comunità. Vi ha trovato Giacomo, detto il fratello del Signore, che ne era il capo, poi un certo Giovanni, molto eclissato, e infine uno di nome Cefa, ovvero Pietro. Questi tre personaggi sono dunque probabilmente esistiti.
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