giovedì 28 novembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «Giovanni il Battista»

(segue da qui)

Giovanni il Battista

Ma il problema di Giovanni il Battista merita che ci si soffermi un istante. L'esistenza di questo personaggio è attestata da Flavio Giuseppe, in un racconto che è ben lontano dal concordare con i nostri vangeli. 

Ecco il testo di Giuseppe, che si inserisce in seguito al racconto della battaglia in cui Erode Antipa fu sconfitto dal re Areta di Petra, di cui aveva appena ripudiato la figlia:

«C'erano giudei che pensavano che se l'esercito di Erode era stato distrutto, ciò era accaduto per volontà di Dio e come giusta vendetta di Giovanni, chiamato il Battista. Perché Erode lo aveva fatto uccidere benché fosse un uomo buono, che esortava i giudei a esercitare la virtù, a praticare la giustizia reciproca e la pietà verso Dio e a farsi battezzare. Infatti secondo lui anche il battesimo sarebbe stato gradito a Dio, se fosse stato usato non per ottenere il perdono di peccati commessi, ma per purificare il corpo, essendo l'anima [5] già stata purificata in precedenza dalla giustizia. Quando molti altri si unirono alle folle attorno a lui per ascoltare la sua dottrina, Erode cominciò a temere che la grande influenza di Giovanni sul popolo portasse a una ribellione (tutti infatti sembravano far tutto secondo il suo consiglio). Decise quindi che sarebbe stato molto meglio prevenirlo e liberarsi di Giovanni prima che la sua opera conducesse a un'insurrezione piuttosto che rimpiangere, a rivolta avvenuta, la disgrazia subita. Così Giovanni fu imprigionato e portato a Macheronte, la fortezza sopra nominata [6] e qua messo a morte a causa del temperamento sospettoso di Erode. Ma il verdetto dei giudei fu che la rovina dell'esercito di Erode fu una vendetta di Giovanni, nel senso che Dio giudicò bene infliggere un tale rovescio a Erode». [7]

Si vede che Giuseppe non collega il Battista ad alcuna setta; gli attribuisce una «dottrina» propria, e non ne fa l'annunciatore di un altro. 

Questi fatti sono molto diversi dalla disposizione inserita nei vangeli. Giuseppe non dice che Antipa ha fatto uccidere Giovanni per il capriccio di una donna, ma per paura di una sollevazione. In ogni caso, questi fatti sono avvenuti nel 35 o nel 36, dunque ben dopo la presunta morte di Gesù. Ora, lo pseudo-Marco fa morire Giovanni il Battista prima di Gesù (6:27), nel palazzo di Erode e non a Macheronte. Egli vi aggiunge la favola di Salomè, di cui Giuseppe non dice una parola, e che non resiste all'esame. Ma soprattutto, poiché Gesù sarebbe morto prima del Battista, è impossibile che Erode, sentendo parlare della «resurrezione» di Gesù intorno all'anno 30, abbia pensato ad una resurrezione del Battista (Marco 4:14), che non morì che  cinque o sei anni più tardi!

Non vi è dunque alcuna relazione stabilita tra Giovanni e Gesù. D'altronde Giustino (160 circa) non pensò di citare il Battista tra gli annunciatori del Messia.

Ciò che sembra probabile, è che i cristiani hanno tentato,  in seguito, di annettere Giovanni il Battista per cercare di fargli testimoniare Gesù. Nel prologo dello pseudo-Luca, egli diventa persino suo cugino (1:36), ma lo pseudo-Giovanni ignora questa parentela, poiché fa dire a Giovanni: «Io non lo conoscevo» (1:31). Aggiungiamo che lo stesso Luca fa battezzare Gesù da Giovanni dopo che Antipa ha fatto mettere costui in prigione (3:20), aggravando così l'incoerenza della cronologia, poiché il battesimo si considera avvenuto nel 30 e Giovanni fu imprigionato nel 35 o nel 36! Vai dunque a stabilire dei fatti storici su tali dati!

Siccome gli autori dei vangeli avevano letto Giuseppe, si può con verosimiglianza immaginare che essi abbiano cercato di annettere al cristianesimo il personaggio che Giuseppe presenta così favorevolmente. Ma l'apparente analogia del battesimo (vedremo che è abbastanza fittizia) ha fatto loro dimenticare la data della morte del Battista.

Certi vanno più lontano, e ammettono che il Giovanni Battista dei vangeli non sarebbe che un «clone» di Gesù, proprio come Barabba. La tesi, sostenuta da Massé [8] e soprattutto da Ory, [9] mi sembra in conflitto col testo di Giuseppe.

In ogni caso, Goguel è stato mal ispirato ad invocare questa testimonianza. Per di più, non riconosce lui altrove che «l'insegnamento messianico di Giovanni il Battista ha un significato molto diverso da quello in cui lo ha inteso la tradizione cristiana» ?[10] Il fatto che Giovanni il Battista sia esistito non permette di concludere l'esistenza di Gesù, alla quale non si fa la minima allusione (ancora una volta) nel racconto di Giuseppe, sola fonte degna di fede.

NOTE

[5] Tutto questo passo è sospettato di interpolazioni cristiane.

[6]  Al confine tra i due Stati di Antipa e di Areta,  ma in quest'ultimo, quindi in Arabia.

[7] Antichità Giudaiche, Libro 18, capitolo 7.

[8] Daniel MASSÉ: «Jean-Baptiste et Jean le Disciple aimé» (ed. du Sphinx).

[9] Hypothèses sur Jean le baptiseur, Cahier du Cercle Ernest Renan, 2° trim. 1956.

[10] GOGUEL: Jean-Baptiste.

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