(segue da qui)
C. Conclusione.
L'analisi, però, rende sicura di per sé questa posizione. Nessuno che scriva una lettera vera e propria produce una composizione come quella che abbiamo davanti. Il probabile modo di costruzione dai presunti materiali “paolini” può essere illustrato dall'utilizzo fatto dell'Antico Testamento, spesso senza alcun segno che lo scrittore stia citando. Si confronti, ad esempio, 3:7-16 con Esodo 34:29-35, e si noti il trasferimento letterale delle frasi assieme alla complessa risistemazione:
2
Corinzi 3. ὥστε μὴ δύνασθαι ἀτενίσαι τοὺς υἱοὺς Ἰσραὴλ εἰς τὸ
πρόσωπον Μωϋσέως (7) .... δεδόξασται (10) ....Μωυσῆς
ἐτίθει κάλυμμα ἐπὶ τὸ πρόσωπον ἑαυτοῦ (13).... τὸ δεδοξασμένον (10)....Μωυσῆς....ἡνίκα
⸂δὲ ἐὰν ἐπιστρέψῃ πρὸς
κύριον, περιαιρεῖται τὸ κάλυμμα (16). |
Esodo
34. 35.
καὶ
εἶδον οἱ υἱοὶ ᾿Ισραὴλ τὸ πρόσωπον Μωυσέως ὅτι δεδόξασται, καὶ περιέθηκε Μωυσῆς
κάλυμμα ἐπὶ τὸ πρόσωπον ἑαυτοῦ.... 30.....ἦν
δεδοξασμένη ἡ ὄψις.. 34. ἡνίκα
δ᾿ ἂν εἰσεπορεύετο Μωυσῆς ἔναντι κυρίου...., περιῃρεῖτο τὸ κάλυμμα.... |
Anche in questo caso, ciò che è riportato in 6:16-18 come pronunciato da Dio è una combinazione di parole ricavate da Levitico 26:11-12, Isaia 53:11, Sofonia 3:20, Geremia 31:9, 33, 2 Samuele 7:14. [1]
Ancora, mentre da un lato esse gettano luce sul modo di composizione, dall'altro la natura di queste citazioni dall'Antico Testamento chiarisce allo stesso tempo che, nel caso di opere perdute, non ci può essere alcuna speranza ragionevole di andare oltre le generalità e di ricostruire veramente gli scritti su cui procedette l'editore.
NOTE
[1] Si possono notare molti altri trasferimenti di questo tipo, ma questi sembrano fornire un'illustrazione sufficiente. Si confronti quanto detto nei casi di Romani e di 1 Corinzi.
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