(segue da qui)
Relazione con Romani.
Se, ad esempio, non conoscessimo Romani 5:12-21, non potremmo cogliere appieno ciò che sottende 1 Corinzi 15:21-22; si confronti anche 15:56 con Romani 7:8-9. La forma in cui Aquila e Priscilla (Prisca) sono introdotti in 16:19 (Ακύλας καὶ Πρίσκα σὺν τῇ κατ᾽ οἶκον αὐτῶν ἐκκλησίᾳ) può benissimo essere derivata da Romani 16:8, 5 (Πρίσκαν καὶ ᾿Ακύλαν....... καὶ τὴν κατ᾽ οἶκον αὐτῶν ἐκκλησίαν). Se si adotta questo suggerimento, capiamo in parte come lo scrittore potesse far seguire immediatamente l'espressione “tutti i fratelli vi salutano” (16:20) al saluto di Aquila e Priscilla “con la chiesa che è in casa loro”: si confrontino i due passi nel loro insieme, notando in Romani 16:4 il riferimento a “tutte le chiese dei gentili”. La coincidenza tra le clausole di 16:20 e di Romani 16:16, il cui ordine è allo stesso tempo invertito, non può essere accidentale. Stefanas e la sua casa come le primizie (ἀπαρχή) dell'Acaia (16:15) hanno il loro precursore in Epeneto (ὅς ἐστιν ἀπαρχὴ τῆς Ἀσίας εἰς Χριστόν, Romani 16:5). Una simile concomitanza di punti sembra dimostrare che l'Epistola ai Romani fosse il modello. Le sue idee sono presupposte e reminiscenze della sua fraseologia fluttuano nella mente dell'autore.
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