venerdì 6 giugno 2025

Thomas Whittaker: LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO — Paolo negli Atti

 (segue da qui)


 Paolo negli Atti.

Abbiamo trovato negli Atti degli Apostoli un Paolo autentico o storico, un Paolo “paolino” e un Paolo che è sulla via di diventare un cristiano cattolico. Il primo è il Paolo dell'itinerario noto come racconto “noi”. Egli è un predicatore itinerante al servizio dei principi messianici di Pietro e degli altri discepoli di Gesù. Il secondo è un Paolo alquanto più recente, che ha tracciato una propria linea dottrinale ed è stato reso l'eroe degli Atti a lui dedicati. Il terzo rappresenta il tentativo di combinare i diversi aspetti in un unico ritratto. Anche in questo caso Paolo è accostato nella data ai discepoli, ma ha un proprio Vangelo da difendere, eppure insegna esattamente ciò che insegnano gli Altri apostoli. Ora vediamo che il Paolo paolino è essenzialmente identico al Paolo delle Epistole, sebbene nella canonica Epistola ai Romani si può già percepire la transizione al ritratto cattolico. Così non c'è più nulla di inspiegabile nei tratti leggendari dell'Apostolo che appaiono negli scritti a lui attribuiti, poiché, per coloro che scrissero a suo nome, egli non fu la persona storica, ma la figura ideale degli Atti di Paolo. Possiamo pure spiegare perché l'autore degli Atti paolini elaborati da Luca nella propria composizione non facesse uso delle Epistole, la qual cosa, nell'ipotesi che esse siano genuine, sarebbe inspiegabile. In realtà, le Epistole vennero più tardi della prima narrativa leggendaria.

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