(segue da qui)
Seneca.
L'affinità tra Paolo e Seneca è così evidente che portò addirittura alla finzione di una corrispondenza tra loro. La supposizione che Seneca avesse letto le Epistole di Paolo è confutata dal confronto tra le date delle sue opere e quella dell'arrivo di Paolo (secondo il racconto) a Roma, fino al cui tempo egli non può aver saputo nulla di lui. Che Paolo conoscesse le opere di Seneca non è assolutamente escluso dalle date; ma siccome Seneca (nato intorno al 2, morto nel 65) fu di qualche anno più giovane di Filone, che l'Apostolo avesse letto il filosofo romano è ancora più improbabile che avesse letto il filosofo alessandrino. Sulla supposizione di una datazione posteriore per lo scrittore, o gli scrittori, delle Epistole paoline, non c'è, come prima, alcuna difficoltà.
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