martedì 25 ottobre 2022

IL CRISTIANESIMO AVANTI CRISTOTemi sincretistici

 (segue da qui)


 IV 

Temi sincretistici

L'alterazione di credenze monoteistiche minoritarie dipese soprattutto dai matrimoni e dalle discussioni che metteva alle prese gli ortodossi e quei semi-convertiti che erano i proseliti e i timorati di Dio.

Gli ebrei arrivarono a interpretare le Scritture in una maniera molto fantasiosa e a dimenticare il proprio idioma. Utilizzarono traduzioni tra cui la versione greca della Septuaginta è la più conosciuta. Le loro interpretazioni allegoriche poterono giustificare qualsiasi cosa. In questo modo Filone di Alessandria (20 A.E.C.? 50 E.C.?) si sforzò di conciliare l'ortodossia ebraica con la filosofia greca.

Il metodo di Filone suscitò un gran numero di sette, che conosciamo tramite documenti risalenti alla fine del secondo secolo e più tardi. [86] L'importante scoperta di Khenoboskion (1947) ha consegnato 44 documenti inediti in cui sono esposti sistemi derivanti da miti iraniani, ebraici, greci e cristiani. [87]

Sarebbe prezioso conoscere le edizioni arcaiche delle nostre epistole, dei nostri vangeli, dei nostri Atti. Esse sono scomparse quasi completamente. Ma sappiamo dell'esistenza di libri ermetici ebraici più abbondanti di quelli che erano destinati al grande pubblico. [88] Si possiedono resti di scritti mistici risalenti al II° secolo A.E.C. e che i magi d'Asia Minore composero in greco. I principali sono collocati sotto i nomi di Zoroastro, Ostane, Istaspe, i cui Oracoli predissero la caduta di Roma. Rappresentano un ebraismo iranizzato. [89]


Queste letterature, o ciò che ne resta, permettono di affermare che i temi costitutivi del cristianesimo esistevano già prima di esso. Innanzitutto nella Gnosi, caratterizzata, come si sa, dalla scissione dell'Unità divina e dall'Emanazione di un secondo dio. Questo Personaggio appare nella Sapienza dello Pseudo-Salomone. Scritta intorno alla metà del I° secolo prima della nostra era da un ebreo alessandrino, l'opera presenta la Sapienza come un'Effusione della gloria di Dio e distinta da lui; 1:6-7; 7:27; 8:1. Essa corrisponde quindi al Nous, all'Eone primogenito degli gnostici.

Questa figura appare già, e più chiaramente, nella Sapienza dell'Ecclesiastico o Siracide scritta intorno al 190 A.E.C. Vi è divenuta una divinità indipendente (si veda soprattutto il capitolo 24).

Si devono ugualmente alla Gnosi il Principe di questo mondo e il suo rivale, il messia salvatore Sabaoth, [90] il Logos, la Luce, il Figlio dell'uomo. [91] L'Oriente ha fornito anche la lotta della Luce contro le Tenebre, percepibile in Giovanni, la distruzione del mondo per mezzo del fuoco, conservata da Paolo, l'Anthropos primordiale, gli Arconti, la Vergine-madre, il dio sofferente, il Salvatore salvato, gli angeli e gli arcangeli, il diavolo.

L'estasi e la nozione di immortalità sembrano contributi traci dovuti alla religione di Dioniso. [92] Il Giudizio e la vita futura appartengono all'Egitto, la resurrezione dei corpi allo zoroastrismo. [93] L'immolazione rituale del primogenito, praticata tra i Semiti, ha suggerito che la morte del Cristo incombeva su suo Padre.

Il paganesimo ha lasciato anche il battesimo inghiottente e l'eucarestia teofagica. L'incontro di questi riti in religioni rivali immerse i Padri della Chiesa in una profonda irritazione. Essi li attribuirono ai demoni. [94]

Il cristianesimo fuse questi materiali a costo di molto tempo e difficoltà. Il fulcro del sistema fu il sole onnipotente associato all'acqua e alla croce. [95]

NOTE

[86] SIMON, Les sectes juives au temps de Jésus, 75-91.

[87] DORESSE, Les livres secrets des gnostiques d'Egypt, 133 s.

[88] GUIGNEBERT, Le monde juif..., 110.

[89] DORESSE, ibid., 311-312.

[90] MAGNE, La naissance de Jésus-Christ, C.R., 83, 1973, pag. 21-22.

[91] Il Figlio dell'uomo è un'elevazione dell'uomo al rango di Principe luminoso e redentore, superiore al Creatore dell'Universo; cfr. JONAS, o.c., 387. In compenso, il dio creatore dell'Antico Testamento, secondo certi gnostici, fu gettato nel Tartaro sotto il nome di Ialdabaoth. — La Sapienza, creata dall'eternità, è già una divinità indipendente nei Proverbi, completati nel V° secolo A.E.C.; 1:20-21; 3:19; 8:22 s. — Sul politeismo iniziale e sulla concorrenza dei salvatori pre-cristiani si veda il nostro studio: La résurrection du Saint-Esprit et le polythéisme chrétien, C.R. 141, settembre-ottobre, 1985, pag. 40-56. 

[92] GUTHRIE, Les Grecs et leurs dieux, 46.

[93] ELIADE, Histoire des croyances, volume 1, 345-347; o all'Egitto secondo MORENZ, o.c., 273.

[94] GIUSTINO, 1 Apologia 54; TERTULLIANO, De praescript. 40.

[95] Su «Lo gnosticismo endemico del cristianesimo primitivo» v. SAINTYVES, Deux mythes évangéliques, capitolo 4, pag. 41 s. 

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