mercoledì 22 aprile 2020

Le preoccupazioni materiali



LE PREOCCUPAZIONI MATERIALI

Se credessimo a Luca (9:3), Gesù avrebbe detto: «Non prendete nulla per viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro». Ma questo stesso Luca ha pensato che Gesù avesse cambiato idea perché gli fa dire (in 22:36): «Chi ha una borsa la prenda e anche una sacca... e anche una spada!» In realtà, deve essere uno zelota che ha trasformato il pensiero del Cristo.

«Non accumulatevi tesori sulla terra» (Matteo 6:19). Questa frase fu scritta da qualcuno che non aspettava nulla da questo mondo, ma che sperava una vita celeste migliore. Per contro, si legge in Marco (10:29): «Coloro che avranno lasciato casa o campi per me riceveranno il centuplo già ora in questo mondo in case e in campi». Ciò non suona come una chiamata alle armi da parte di un capo zelota?

«Vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri e seguimi» (Luca 18:22). Presto, però, non sarà ai poveri che bisognerà versare questo denaro, ma alla comunità, e ciò sotto pena di sanzioni. Così, quando Anania vende la sua proprietà e restituisce solo una parte del prezzo agli apostoli, viene rimproverato da loro e cade morto ai loro piedi (Atti 5:1-11). Vi erano sempre dei compromessi in certi casi; per esempio, quando il ricco Zaccheo annuncia che avrebbe dato metà dei suoi beni ai poveri, il Cristo lascia manifestare la sua gioia ed esclama: «la salvezza è entrata in questa casa» (Luca 19:9).

«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono. Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano» (Matteo 6:26-28). Bella teoria! La pratica è diversa: «Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi? Andate anche voi nella vigna!» (Matteo 20:6-7). 

Gesù rimproverava gli scribi e i Farisei che si facevano chiamare «Rabbì» (Matteo 23:7) ma si lascia dare questo titolo da Giuda (26:25, 49) e dai suoi discepoli.

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