SECONDA PARTE
Le origini del mito di Gesù
CAPITOLO I
VISIONE D'INSIEME
Il mito di Gesù non si è formato in un giorno; non deriva dall'immaginazione di un uomo: è un mito formato da elementi molto divergenti, la cui elaborazione è stato piuttosto lenta. Questo non dovrebbe sorprenderci: generalmente è così che nascono i miti.
Elementi principali
Nella sua prima epistola ai Corinzi, Paolo fa menzione di divisioni a proposito del Cristo, di concezioni opposte alla sua; fatte tutte le riserve sull'autenticità del testo, egli riassume così le dispute dei Corinzi: «Io sono di Paolo, e io di Apollo, e io di Cefa».
Ciò lascerebbe intendere che all'origine del mito del Cristo, ci sarebbero tre fonti: una verrebbe da Paolo e dall'ambiente di Siria, la seconda dall'Egitto e dalla filosofia alessandrina, la terza sola sarebbe propriamente ebraica.
Questa visione delle cose non è del tutto falsa: le ultime due fonti sono giustamente adottate. La prima, per contro, appare molto più complessa, e dovremo riconoscervi due componenti, inizialmente estranee l'una all'altra, ma che si sarebbero fuse; da una parte una profonda influenza delle religioni pagane, specialmente dei culti misterici, e d'altra parte, un'influenza essena che, per essere ebrea, non è meno dissidente dal giudaismo ortodosso.
Se ci atteniamo ai testi canonici, unificati nel IV° secolo, le divergenze iniziali non appaiono quasi più. Resta tuttavia possibile ritrovare nel cristianesimo quattro grandi correnti, la cui fusione sola realizzerà l'essenza della nuova religione:
1°) Una prima corrente viene dal paganesimo, e principalmente dai culti misterici, essi stessi di provenienza molto diversa ma già unificati, prima dell'avvento del cristianesimo, in quello che si è chiamato un «sincretismo» ellenistico: vedremo che Paolo stesso annuncia la nuova religione come la rivelazione di un «mistero».
2°) La seconda corrente è strettamente ebraica, e deriva dall'attesa del Messia e delle profezie che vi erano riportate: per certi aspetti, Gesù resta attaccato all'Antico Testamento, ed è forse questo che gli conferisce, nel gruppo degli dèi «salvatori» del paganesimo, la sua fisionomia originale.
3°) Una terza corrente, la cui importanza appare sempre più grande, proviene dall'Essenismo: è in una comunità essena di Siria (probabilmente quella di Damasco), comunità peraltro molto dissidente e già molto ellenizzata, che il cristianesimo ha preso nascita, e ne porta numerosi segni.
4°) Infine, ma più tardi, il cristianesimo si è appropriato delle speculazioni dei filosofi neoplatonici, ricavate da Filone e dalla sua scuola.
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