(segue da qui)
L'Occasione dello Scritto.
Quale fu la motivazione particolare per scrivere la lettera? Le notizie di certe persone descritte in 1:11 come οἱ Χλόης? Oppure il rumore menzionato in 5:1? Oppure la lettera riferita in 7:1?Oppure l'arrivo del triumvirato di cui si parla in 16:17? Se si tiene conto di tutto ciò, che relazione c'era tra le ragioni secondarie e quella decisiva? I critici che accettano la paternità paolina possono solo avanzare ipotesi discordanti. Una difficoltà particolare è sollevata dal capitolo 5, dove Paolo è raffigurato mentre condanna sulla base di una semplice denuncia, e in sua assenza, una persona la cui vita apparentemente è a rischio (5:5); [1] e questo nonostante preveda di recarsi rapidamente a Corinto. Se però guardiamo alla forma epistolare come a una finzione, tutto diventa trasparente. La vaghezza degli indizi e l’apparente fretta del giudizio dell’Apostolo cessano di offrire ogni difficoltà. Non siamo più perplessi dal suo scrivere così tanto su questioni disciplinari in un momento in cui spera di ritornare e quando ha appena mandato il suo allievo Timoteo a ripetere le sue istruzioni. Tutt'al più vediamo un difetto nella forma dell'opera pseudepigrafa.
NOTE
[1] Secondo Van Manen, la consegna a Satana per la distruzione della carne (παραδοῦναι τὸν τοιοῦτον τῷ Σατανᾷ εἰς ὄλεθρον τῆς σαρκός) fu una scomunica importante che comportava una condanna a morte. Le circostanze furono, ovviamente, immaginarie e significano solo la pretesa ideale della teocrazia trasferita al passato leggendario quando i suoi poteri miracolosi erano esercitati da Pietro (cfr. Atti 5) o da Paolo.
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