sabato 13 maggio 2023

Origini Sociali del CristianesimoCristianesimo giudaizzante

 (segue da qui)


Cristianesimo giudaizzante.

Questo carattere giudaizzante della Chiesa romana si spiega con la natura stessa degli elementi di cui era formata. Essa ha dovuto comprendere, nei suoi primi tempi, un'abbastanza ampia percentuale di ebrei palestinesi, che aderivano al cristianesimo solo perché vi vedevano una forma purificata della Legge e la realizzazione mistica delle antiche profezie, che si attenevano quanto e più della maggior parte dei loro correligionari alla tradizione di Israele. Ma la sua clientela doveva reclutarsi soprattutto tra la massa di siriani venuti a Roma a cercarvi fortuna. Erano loro, infatti, a rappresentare il principale apporto dell'immigrazione. «L'Oronte si è riversato nel Tevere», diceva con ira Giovenale. [14] Questi cristiani nomadi, venuti per la maggior parte dal paganesimo, che si tenevano a metà strada tra l'ortodossia ebraica e lo gnosticismo antiebraico, perseverarono nel loro atteggiamento moderato e lo fecero prevalere, nella loro nuova residenza, tra quelli dei loro correligionari che venivano da altre regioni dell'Oriente. Roma divenne così la grande metropoli del giudaismo spirituale elaborato in seno alle comunità siriane. Senza dubbio dovette adottare di buon'ora il Vangelo detto più tardi «secondo Marco», che ne era l'espressione autentica. Perciò questo piccolo scritto, quantunque superato in seguito da quelli che portavano i nomi di Matteo e di Luca, fu mantenuto tra loro tra i testi che facevano autorità. 

Alla massa di cristiani venuti dall'Oriente, che formavano come il nucleo della comunità romana, si aggiunsero ben presto, secondo ogni apparenza, numerosi proseliti reclutati a Roma stessa dagli ebrei. Per loro la Chiesa era come una sinagoga di spirito più ampio, dove si professava la stessa fede senza essere vincolati alle esigenze spesso disturbanti della Legge. Molti dovettero optare per essa, non appena ne fecero conoscenza.

Inoltre, man mano che la sua vitalità si affermò, una porzione crescente di pagani fu senza dubbio guadagnata dalla sua propaganda diretta. La corrente che portava un così gran numero di loro ai templi di Iside e di Osiride, di Cibele e di Attis, della dea siriana, di Adone, di Mitra, non poteva mancare di manifestarsi anche in suo favore. Rispondeva alle stesse aspirazioni e offriva gli stessi vantaggi. Ora il neofita che aveva frequentato altri Dèi poteva ben passare in seguito a Cristo. Colui che veniva a lui aveva il divieto assoluto di tornare ad altri. La Chiesa si faceva distinguere, come la sinagoga, per la sua intransigenza. Custodiva gelosamente le sue reclute.  

NOTE DEL CAPITOLO 9

[14] GIOVENALE, Satira 3:62.

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